UN VOTO PER IL MORELLI
Il Villaggio Morelli di Sondalo
Il
Villaggio Morelli di Sondalo (ex Sanatorio E. Morelli e il suo parco) candidato
come Luogo del Cuore nell’omonimo concorso nazionale del FAI
Teregua, Valfurva. Personalmente ho già da tempo votato il
Villaggio Morelli di Sondalo (Valtellina), come Luogo del Cuore, nell’ambito
dell’importante, meritorio e consolidato concorso nazionale del FAI. Ho anche
invitato altri amici e conoscenti che conoscono la Valtellina a unirsi a questo
voto.
Ma,
con piacere e convinzione, rinnovo il mio invito, ora che siamo alle ultime
battute della competizione (il termine entro il quale il voto è valido è il 15
dicembre) e tutti i gruppi che si sono formati per sostenere i vari siti in
gara, stanno esercitando il massimo sforzo nella volata dell’ultimo miglio.
Il
Villaggio Morelli entra, in pieno diritto, tra i candidati più validi per
questo riconoscimento, per la molteplicità di valenze, testimonianze,
componenti culturali, potenzialità future che esso rappresenta, poco conosciute
anche in Valtellina e praticamente ignorate in Regione Lombardia.
Esso
ospita un Ospedale di territorio, fondamentalmente presidio per la salute della
popolazione dell’Alta Valle e dei milioni di turisti di tutto il mondo che, sia
nella stagione estiva che in quella invernale, animano la vita e l’attività
turistica e sportiva dell’Alta Valle e quindi della sua economia. Una volta
ragionevolmente archiviata, spero presto, la pur indispensabile battaglia di
retroguardia, in corso peer ripristinare l’Ospedale di territorio nella
pienezza dei suoi servizi necessari per la popolazione locale e turistica, si
può pensare a valorizzare l’intero Villaggio con le sue molteplici valenze,
grazie alla sua storia, al suo salubre ambiente naturale (che lo fecero
scegliere a suo tempo da veri competenti come insediamento di quello che
diventerà il più grande Sanatorio d’Europa), alla sua, ancora oggi esemplare
struttura architettonica e maestria costruttiva, come un luogo ideale e di
rilievo nazionale che lega passato e futuro in vari campi (ricerca, formazione,
architettura sanitaria, cultura sanitaria dell’uomo legata a quella del
territorio). Esso è infatti un monumento naturalistico ancora sostanzialmente
intatto, inserito nel cuore di una delle aree più salubri e civili dell’arco
alpino. Ma è anche un monumento storico, occupando una porzione importante
nella storia della medicina ospedaliera, come è testimoniato anche dal suo
piccolo ma significativo e interessantissimo museo voluto e realizzato
dall’opera e dall’impegno personale di persone consapevoli della sua importanza
culturale non solo per il territorio dell’Alta Valle, ma per la Lombardia, per
l’arco alpino, per l’Europa.
Esso
è un monumento della cultura architettonica, come già accennato e come molti
studiosi di architettura nazionale e internazionale hanno testimoniato. Ancora
oggi la ricchezza e la ancora valida funzionalità dei nove padiglioni che
costituiscono il Villaggio è una ricchezza del territorio da valorizzare e non
da lasciare deperire. Esso può ospitare attività di ricerca e formazione in
grado di produrre conoscenza, lavoro intelligente, centri di ricerca
sull’infettologia, centri di ricerca nella medicina sportiva, centri di
assistenza e riabilitazione in diverse patologie, “Summer Schools” di
Università italiane, europee e di paesi extra europei, sviluppando con le
stesse appropriate partnerships. E, infine, proprio come sommatoria di tutte
queste valenze il Villaggio può diventare meta di visite scolastiche e di
turismo culturale da parte di residenti e di turisti. Esso può quindi essere un
eccellente Luogo del Cuore (cioè della nostalgia), ma anche della speranza e dell’impegno
(cioè del futuro). Mi auguro che, soprattutto gli abitanti dell’Alta Valle e di
tutta la Valtellina, si ricompattino intorno a questa speranza e a questo
impegno, come hanno saputo fare, nello scorso Agosto, per fermare un’azione
distruttiva dell’Ospedale, promossa da persone e amministratori pubblici che
non amano il territorio e la Lombardia e che non hanno la minima idea di tutte
queste valenze. Classificarsi nella fascia alta dei Luoghi del Cuore FAI, non
porta grandi vantaggi materiali immediati, ma porta notorietà, prestigio,
rispetto e soprattutto testimonianza che la popolazione ama il proprio
territorio e la sua storia, che vuole elevarsi sopra le distruttive beghe di
paese che hanno nell’ignoranza e nella irresponsabilità le loro radici. E’
dalla riscoperta delle grandi e articolate valenze dei nostri Luoghi del Cuore,
unita al nostro impegno, che si verificheranno anche conseguenze positive tangibili
per tutta la Valtellina.
Marco
Vitale
(già consigliere nazionale del FAI)
PS: Le istruzioni su come
votare si trovano sul sito “Luoghi del Cuore” FAI. Ricordo che è possibile il
voto plurimo per più luoghi del Cuore. Io ho votato per il Castello di Brescia
e per il Villaggio Morelli.
Il Villaggio Morelli di Sondalo |