REPUBBLICA O MONARCHIA
La vicenda
di Elisabetta II (1926-2022), regina d’Inghilterra per 70 anni, colpisce non
solo e non tanto per il suo lunghissimo regno, ma per il conformismo, l’opportunismo,
il servilismo, la sudditanza al potere e la mancanza di spirito critico che
hanno caratterizzato la stragrande maggioranza dei commenti, ad opera
soprattutto di giornalisti e politici, apparsi sui mass-media nei giorni
successivi alla sua morte. Non se ne può più del coro stonato e sovente
ipocrita, dei finti o meno finti elogi, entusiasmi, celebrazioni e commozioni,
dell’esaltazione sperticata, delle infinite cerimonie, del vero e proprio culto
del potere regale profusi in questa occasione. Colpiscono pure le forme di
adorazione e conformismo di massa nei confronti di una regina che ricordiamo
soprattutto per le innumerevoli fotografie coi suoi cappellini e borsette.
Viene voglia di elevare un sonoro e convinto “viva la repubblica!”, nel senso
della difesa e della valorizzazione massime della res publica,
dei beni comuni e delle istituzioni democratico-repubblicane, contro ogni forma
di anacronistico sistema di privilegio e monopolio del potere. Ne abbiamo
abbastanza di mantenuti e privilegiati che pretendono di perpetuare i loro
assurdi poteri e le loro enormi ricchezze per via dinastica, sulla pelle dei
popoli. [Franco Toscani]