IL RITORNO DELLA FECCIA
No alle manifestazioni neofasciste previste a Milano e in Lombardia
Il primo appuntamento è un
concerto programmato per sabato 19 novembre in luogo ancora da comunicare, ma
certamente in Lombardia. Ad esibirsi i Katastrof che nel loro stesso logo riproducono
una svastica con a fianco un teschio. Una delle loro canzoni è dedicata a Erich
Priebke. La seconda band porta il nome di Nessun pentimento ed è formata
da elementi provenienti da Onda Nera e dalla lucchese Nessuna Resa. Anche
questa band esalta i soldati che difesero il bunker hitleriano a Berlino e gli
aviatori giapponesi. Con i preannunciati concerti si prospetta l’arrivo di
neonazisti da altri Paesi. Un avvenimento che ricorderebbe ciò che è già
accaduto a Milano nel 2016 quando proprio il 19 novembre calarono sulla città
di Milano più di seicento teste rasate provenienti da Inghilterra, Spagna,
Francia, Germania e Olanda. Chiediamo al Sindaco di Milano e ai Sindaci dei
Comuni della Lombardia di impedire che tali ignobili manifestazioni si possano
effettuare nei propri territori e di non concedere assolutamente spazi
pubblici. Chiediamo, inoltre, alle pubbliche autorità di vietare la
manifestazione preannunciata per il prossimo 4 dicembre da Lealtà e Azione,
insieme ad altre realtà di ispirazione sovranista che, prendendo a pretesto la
mobilitazione contro la guerra, vogliono sfilare a Milano. È bene ricordare che
Lealtà e Azione si è sempre ispirata al pensiero del generale delle SS Leon
Degrelle e a quello di Corneliu Codreanu, fondatore negli anni Trenta della
Guardia di ferro rumena, movimento nazionalista e antisemita. Lealtà e Azione,
si pone quindi, per la sua ideologia, in aperto contrasto con i principi di
solidarietà, di giustizia, di eguaglianza sociale sanciti dalla Costituzione repubblicana
e con le leggi Scelba e Mancino. Nell’anno in cui ricorre il nefasto centenario
della Marcia su Roma e dell’avvento al potere del fascismo, Milano, capitale
della Resistenza e la nostra Regione non possono subire questi ulteriori
vergognosi oltraggi.
Roberto Cenati - Presidente Anpi
provinciale di Milano