Musica
L’ARTE DELLA FUGA
Al
Museo Bagatti Valsecchi.
Al
Museo Bagatti Valsecchi di Milano si è svolto un interessante concerto inserito
nella stagione musicale-letteraria dedicata alle donne. Questa grandiosa opera
di J.S. Bach ha fatto da pretesto per parlare di una “grande donna” che
affianca un “grande uomo”. Parliamo di Anna Maddalena Bach, seconda moglie del
sommo compositore, sono stati letti alcuni brani tratti dalla “Piccola Cronaca
di Anna Maddalena Bach” in cui Maddalena racconta dal suo punto di vista la
genesi dell’Arte della fuga, un racconto intenso e partecipato fatto
dalla moglie premurosa che ha supportato e amato il “genio” anche in questa
prova compositiva impegnativa, l’ultima di Bach. Graziella Baroli, che ha
presentato il concerto, ha esortato il pubblico a non farsi intimorire da
quest’opera così complessa dal punto di vista compositivo ma a farsi trascinare
dalla musica e a lasciarsi andare in un mondo di sensazioni, di sogni e
pensieri, e per meglio realizzare questo ascolto è stata letta una poesia di T.
S. Eliot tratta dalla raccolta di poesie Quartet. Quattro sono le voci
delle fughe e quattro sono gli strumenti che le realizzano: due violini, viola
e cello, il violone e il cembalo fanno da ripieno.
Momento
di grande impatto la fine dell’ultima fuga che è incompleta perché Bach morì
prima di portarla a compimento. A questo punto per sottolineare l’anima
religiosa del compositore è stato letto Il Magnificat tratto dal vangelo di San
Luca, di cui esiste anche un bellissimo commento fatto da Lutero. Grande
successo di pubblico, la sala piena e purtroppo alcune persone non hanno potuto
entrare.
Gli
interpreti:
Giambattista Pianezzola e Claudia Monti violini, Marco Calderara viola, Claudio
Frigerio violoncello, Nicola Moneta violone, Graziella Baroli cembalo, Anna
Cernuschi voce recitante.