MACRON, LA TURLUPINATURA E SALVINI
di Luigi Mazzella
Lo scontro verbale tra Salvini e Macron porta alla
ribalta un problema che in un Paese civile e democratico non dovrebbe essere
tenuto nascosto a lungo (o affrontato, in sordina, nelle segreterie dei
partiti facenti parte di una coalizione). Se l’Italia è stata portata
sconsideratamente in guerra contro la Russia, Paese dichiaratosi sempre
amico, il primo problema per una classe politica responsabile è quello di
evitare le conseguenze tragiche e nefaste che potrebbero derivare alla
popolazione da un incancrenirsi del problema: come, in pratica sta avvenendo,
dopo la chiara volontà di Trump di “defilarsi” dalla trattativa di pace. Le iniziative dei cosiddetti “volenterosi di guerra”
Europei (tra i quali emerge Macron) sono molto pericolose e non promettono
nulla di buono. È vero che quando la
“turlupinatura” subita dall’Italia è stata ordita e portata a termine da
Joe Biden e Jens Stoltenberg (con la proposta alla Pulzella della
Garbatella di imbracciare, da novella Jeanne d’Arc, l’ascia di guerra e
dichiarare guerra alla Russia per difendere l’Ucraina e il suo discusso ed
ambiguo Presidente Zelensky) la Presidente italiana non era da sola al
governo, perché c’erano Salvini e altri Ministri (anche della Lega). Se, quindi, Giorgia Meloni poteva essere con
buona probabilità fuorviata dalle sue origini ideologiche (e non rendersi
conto di intervenire dopo l’operato dei battaglioni
cosiddetti “Azov”, in notorio e chiaro odore di neo nazismo
e tendenti al genocidio di russofoni e filorussi contrari al regime
di Zelensky (come gli Ucraini, già nella seconda guerra mondiale, avevano fatto
con gli ebrei da collaborazionisti dei tedeschi e filo hitleriani) quegli
squadroni della violenza, ricostituiti grazie ai finanziamenti di
Ihor Kolomojskvj, oligarca locale ambiguo e triplo-giochista ma grande amico di
Zelensky non avrebbero dovuto piacere al sedicente antifascista Salvini.
È comprensibile che mentre ciò e altro avveniva (per
esempio, secondo alcune voci: certi loschi affari di magnati ucraini nell’italiana
città di Cantù ), né il “burtoniano” Crosetto (da Tim Burton, autore della
“Famiglia Addams”) né l’impettito Tajani (dimentico degli insegnamenti di
Silvio Berlusconi sulle chiare responsabilità dell’Ucraina e memore del suo
goliardico “patriottismo” giovanile) abbiano mai pensato di “tirare” la
svolazzante giacchetta dell’italica pulzella per farla riflettere su ciò che
per (eufemistica) devozione all’America si stava inducendo a fare (e cioè
entrare in guerra violando apertamente una norma del patto atlantico e, al
tempo stesso, la nostra Costituzione) ma Salvini di un tale raggiro,
inganno, presa in giro, imbroglio, frode, abbindolamento, bidone, truffa,
tranello, beffa (tutti sinonimi molto ‘puliti” di “turlupinatura” e meno
volgari di fregatura e minchionatura), da Ministro della Repubblica non era
obbligato ad accorgersi?
Domanda: Possono il Governo e
il Parlamento di uno Stato sovrano (maggioranza e opposizione) essere così
clamorosamente turlupinati, senza che una sia pur minima condanna colpisca
le Autorità somme del Globo, responsabili di avere ideato in malafede o,
quelle locali, anche solo subìto, per iper idiozia, una tale subdola
manovra di possibile portata letale per molti i cittadini? Si può
rendere una popolazione inerme e inconsapevole bersaglio di rappresaglie o
ritorsioni belliche da parte di una colossale potenza, per giunta
nucleare, e non parlare neppure delle responsabilità di chi per callidità
ha turlupinato e di chi per insipienza si è lasciato “minchionare”?
Conclusione:
Nelle “grandi e ineguagliabili democrazie occidentali” se governo e oppositori
sono ingannati da potenze straniere ed in altre, per uguale stupidità,
presi abbondantemente per i fondelli (altro neologismo), vale solo la legge del
Menga che si riteneva abrogata per il disuso del goliardico e licenzioso
“papiello” universitario? O i dissidenti come Salvini hanno ben altri strumenti
per ribaltare una situazione pericolosissima per il popolo
italiano già martoriato dalle guerre del Duce amato dalla pulzella?