HO “SOGNATO” PER TROPPE
ESTATI
di Luigi Mazzella
Quando i fatti, gli eventi in concreto verificatisi
smentiscono (in ipotesi anche clamorosamente) le previsioni, ogni individuo
dotato di raziocinio e privo di condizionanti tabù, si dovrebbe chiedere se le
premesse che hanno sorretto, a lungo, il suo comportamento non fossero del
tutto o in parte sbagliate. E se egli sa di essersi unicamente mosso
su input per così dire “tradizionali”, osservati per decine e
decine di secoli da moltissime generazioni a lui precedenti, dovrebbe,
allora, necessariamente chiedersi se il cumulo di narrazioni su cui
ha dovuto costruire la sua cultura non debba essere da lui, senza
remore, annientato e travolto con l’aiuto di ideali ruspe e picconi.
Passiamo
in rassegna le “cantonate” da lui supposte e individuate più chiare
ed evidenti:
1)
Ha creduto in un mondo di amore e di fraterna amicizia e si è ritrovato in una
bolgia dominata dall’odio e dal rancore. Ieri, sfogliando i giornali o
ascoltando i telegiornali ha saputo che al 54% degli americani non sta
bene l’immaginata amicizia tra Putin e Trump e sintetizzando i commenti dei
leader politici Europei (i cosiddetti “volenterosi della guerra”) si è
reso conto che il loro odio per entrambi (il russo e lo statunitense) non era
certamente minore. Anzi! Per il rotto della cuffia, si salvava l’italica
pulzella con frasi di scontata circostanza.
2)
Ha creduto in un mondo (quello Occidentale) sedicente “democratico” e ha dovuto
dare mentalmente atto al supponente e aristocratico Platone, responsabile (con
Hegel) di altre e certamente ben superiori nequizie (fascismo e comunismo,
condotti da “figuri” come Hitler, Mussolini e Stalin) che in luogo di un
“governo dei migliori”, vagheggiato dal filosofo ateniese, vi è stato nei
secoli, con sorprendente progressività, un “governo dei peggiori”.
3) Ha ritenuto, sulla base di
notizie “propagandistiche”, puri e immacolati, eroici e patriottici, capi rivoltosi popolari e notori, senza avvedersi della feccia umana e della
corruzione che avevano contribuito
a produrre la
loro ascesa al potere (per
limitarci a un solo esempio, recentissimo: chi sa dell’amicizia di Volodymyr Zelensky, l’aggressore di russofoni e
filorussi, ritenuto, con superficiale conoscenza dei fatti, dalla
diplomazia occidentale “aggredito”, con Ihor Kolomojs'kyj, principale finanziatore dei battaglioni paramilitari ucraini attivi nella
repressione nel Donbass, munito di triplice passaporto: ucraino, israeliano, cipriota e così
via?
Come suggerisce il titolo del
film, parafrasato all’uopo, si può “sognare” anche per una sola estate,
purché sia una, ma di certo, non per oltre duemila anni!
Francisco
Goya ha insegnato che il sonno della ragione genera mostri! Quello Occidentale
è già cresciuto troppo e soprattutto invecchia male, anzi malissimo.