Bufale dalla "terra dei fuochi"?
di Adriano Tango
Non vi sto parlando di mozzarelle di
bufala, quelle inimitabili da sempre prodotte con il latte di bufale cresciute
e munte in una zona fino a un tempo recente indicata come "terra di
lavoro" e prima ancora "Campania felix" (e attualmente anche con
il latte di bufala di numerose stalle lombarde, e parliamo di migliaia di capi
che molti produttori hanno trovato più conveniente allevare, non so se per
evadere le quote latte o per margine di profitto). Intendo parlare di
diffusione sediziosa di notizie da parte dei media. Ma “Odissea” è una voce
preminentemente, o principalmente lombarda, che c'entriamo noi in Lombardia?
Fatti loro che, se accettano la mafia, camorra o ndrangheta che dir si voglia,
se la sbroglino da soli adesso, mi obiettano già i miei stessi figli, lombardi
D.O.C.
Sembra proprio che le cose non stiano così, a quanto
afferma il Giudice di Milano, dott. Giuseppe Gennari nel suo "Come il Nord
Italia ha aperto le porte alla ndrangheta". Infatti nella serata del
28.10.2013 organizzata dal caffè letterario di Crema il Relatore e Autore del
libro ha fatto il nome specifico di affiliati e ditte cremasce sversatrici di
inquinati altamente tossici anche in piena terra di Lombardia, oltre che
tramite "esportazione". Sì, anche i luoghi esatti. Indicazione di
paternità e di sede purtroppo criptata nel testo scritto, ma esplicita nella
relazione. Del resto l'immagine di un bidone di rifiuti tossici filmato sul
ponte di una carretta del mare e destinato allo smaltimento in Africa, con
tanto di scritta Crema, è stato addirittura reso pubblico via Tivù, circa un
anno fa, dopo una denuncia di Karen Blixen, l'autrice di "La mia Africa", quindi nessuno se ne
può chiamar fuori o sentirsi immune dalle ricadute di salute personale e per i
propri cari.
Lo spunto riflessivo? Un inizio settimana disastroso,
dedicato a consulenze professionali in Campania, ma… la carta di credito è
scaduta! Così mi ritrovo appiedato, con disponibilità economica ridotta e
quindi dipendente da amici, che per fortuna ho in buona parte d'Italia. Così
accetto ospitalità e prestito di veicoli e ridimensiono le proporzioni della
catastrofe disdicendo impegni, trovando anche un margine involontario di tempo
libero per visitare da turista appiedato
il centro storico. Già, perché quando vi ho abitato nel periodo adolescenza-
gioventù, 1963-76, ero più attratto dal nuovo fenomeno di costume della minigonna
che dai reperti archeologici e monumentali. Fra i miei soccorritori il dott.
M.F., Direttore di ASL Napoli 1. Coccole, ottima cena, rigorosamente imbandita
con prodotti D.O.C. della "terra dei fuochi". Non temo veleni e
inquinanti, non mi hanno mai fatto male, forse perché più cattivo io di loro,
ma il "Direttore", l'amico Maurizio, deve aver colto la mia
perplessità. "Tutta una bufala Adriano, ma non quella che stai mangiando,
quella dei giornali e televisione! Sono io il responsabile del controllo, e per
questo a casa mia ci si nutre di questi ottimi e impareggiabili prodotti, e non
farei mai del male alla mia famiglia! Titoli come: "Bevi Napoli e poi muori?", roba da denuncia. Sai da dove hanno
preso i campioni? Dalle case abusive sul litorale di Licola, inquinatissimo,
che abitano gli americani della NATO, alimentate da pozzi, perché non
collegabili alla rete! L'irrigazione dei nostri campi avviene mediante acque
dei tre acquedotti provenienti dal fiume Sele, sorgenti collinari-montane
dell'Avellinese, acquedotto pugliese, insospettabili, e romano, sanissimo. La
falda, certamente inquinata in futuro, il tempo e i veleni la raggiungeranno,
porterà i suoi tossici chi sa dove, ma non qui".
E allora, perché tutta quest'orchestrazione simultanea di
allarmismo? Ne hanno già parlato pentiti di mafia e scrittori, mai ascoltati
seriamente prima. Tutto a un tratto profeti? Chi può avere interesse al
discredito? Ora sì che mi sento un dietrologo. Le organizzazioni criminali non
sono che il braccio esecutivo, i committenti vanno sempre ricercati nell'economia
neoliberale, nelle multinazionali, che non sopportano la concorrenza di
orticulture frammentate, e tutto vorrebbero ridurre a monoculture di cui avere
l'esclusiva dei pesticidi e sementi.
Ma, a noi Lombardi, e
personalmente ai miei stessi figli e nipote di seconda generazione lombarda,
che ce ne frega?, direte. Semplicemente credo nelle parole di un Magistrato, il
Gennari già citato, e di un Tecnico medico partenopeo con responsabilità della
salute di decine di migliaia di persone, oltre che dei propri cari, e, se la
disuguaglianza cultural-legalitaria fra le due pianure dovesse essere poi
davvero ormai così ridotta, vi passo una semplice "istruzione per
l'uso", parafrasando i media: accertatevi solo di acquistare prodotti
irrigati con acqua di acquedotto. E denunciate ogni atto sospetto! Sì, proprio
qui in Lombardia. Boicottate inoltre la new economy, il vero mandante, in tutti
i sensi!
***
Francamente non abbiamo le prove per affermare che nei confronti delle terre avvelenate del Sud sia in
atto un complotto per mettere in ginocchio l'economia di quelle terre. Per ora conosciamo quello che hanno svelato la stampa italiana e straniera, organizzazioni non governative come WWF, Legambiente, Italia Nostra, Greenpeace, i rapporti annuali della Dia che denunciano da anni le mani sul territorio da parte di associazioni criminali, le lotte dei vari Comitati o di singoli militanti ambientalisti, e quello che abbiamo scritto noi di "Odissea" in tutti questi anni, sul territorio come merce. Per ora sappiamo (ed è abbastanza), che lo Stato si è comportato anch'esso da criminale ponendo il segreto di Stato su un argomento così drammatico per la salute dei cittadini secretando le rivelazioni di pentiti, che hanno avuto un ruolo attivo nell'interramento di rifiuti tossici; che si sono comportati da criminali gli imprenditori (del Nord, del Sud e del Centro) che hanno usato le mafie per abbattere i costi degli smaltimenti della merda che producono; che si sono comportati da criminali molti uomini politici che intrattengono rapporti stretti con gli ambienti delle mafie; che si sono comportati da criminali sindaci, autorità e cittadini che hanno fatto finta di non vedere e di non sentire. Dunque le complicità sono ad ogni livello e diffuse. Già Saviano aveva denunciato il traffico di rifiuti tossici da parte della criminalità in aree ben circoscritte, e le diossine continuano a farla da padrone perché una parte consistente di imbecilli che continua a sversare rifiuti e a darci fuoco. La falda acquifera è compromessa? Se ci sono dubbi lo Stato se ne deve far carico e in fretta; deve farlo con la stessa velocità con cui acquista cacciabombardieri e sottomarini. Deve fare delle analisi e dirci se quanto affermato dagli americani è vero o no. L'economia di intere regioni sta precipitando, ne abbiamo le prove perché noi stessi non compriamo più nulla di quanto prodotto in Campania. Questa indifferenza del Governo e delle autorità preposte è un altro crimine che si assomma agli altri crimini. Vogliamo una risposta ora; se questo non avverrà i campani onesti e le genti del Sud che hanno ancora conservato un minimo di dignità, devono organizzare una vera e propria sollevazione popolare a cui l'intero Paese dovrà dare il proprio appoggio. Ne va della loro vita e della nostra. Se non lo faremo siamo già morti, e non meritiamo alcun rispetto.
(Odissea)