LE GRINFIE DI PUTIN
Cristian
Cristian è libero assieme agli altri
attivisti di Greenpeace. Anche le militanti
delle Pussi Ryott sono in libertàCiao Angelo,
Dopo due mesi di prigione in Russia e più
di un mese di libertà su cauzione trascorsa a San Pietroburgo finalmente
Cristian potrà tornare a casa! Mio figlio sarà presto libero, e saranno liberi
anche gli altri 27 attivisti di Greenpeace e i due giornalisti freelance
arrestati in seguito ad un’azione di protesta contro la compagnia Gazprom per
la difesa dell'Artico. Il Parlamento russo ha votato l’amnistia anche per il
reato di cui erano accusati: il vandalismo.
Voglio ringraziare ancora una volta tutti i firmatari
della petizione, donne e uomini liberi che hanno contribuito con il loro
sostegno a tenere alta l’attenzione sul destino di mio figlio e dei suoi
compagni. Giovani carichi di ideali che mai avrebbero dovuto finire in
prigione, accusati di reati assurdi e gravissimi.
Non ho sentito mio figlio per settimane. L’angoscia, la
lontananza e il timore che questa storia potesse prolungarsi ed essere
dimenticata hanno accompagnato le nostre giornate.
Cristian è solo colpevole di pacifismo, e così tutti gli
Arctic 30. Purtroppo però non c'è nessuna amnistia per l'artico che possa
proteggere questo fragile ecosistema dalle trivellazioni petrolifere.
Grazie a tutti i firmatari che tanto hanno fatto per
riportare a casa Cristian. Crediamo in lui e non vediamo l’ora di
riabbracciarlo.
Raffaela Ruggiero