APPENDICE A BALLE COLOSSALI
Palazzo Marino |
Con l’aiuto di validi tecnici e volenterosi NOCANAL ho
seguito per mesi i lavori al fine di scoprire i particolari di un progetto che,
più volte promesso, non è mai stato mostrato in pubblico.
Un… segreto di Stato! Per trovarne il FIL ROUGE ho anche
seguito i lavori della VIA D’ACQUA NORD. Da Fametta – frazione di Garbagnate –
si stacca, con una “nuova” presa, dal Villoresi per portarne le acque dentro
EXPO. Ho così scoperto i 4 canali di diversa grandezza previsti allo scopo. Attualmente
i 3 più piccoli (che partono da altri punti del Villoresi) NON SONO USATI e
funziona (bene) quello più grande (e posto a EST). Agghindati – senza badare a
spese – per l’esposizione, erano TUTTI PREESISTENTI. Tranne l’ultimo tratto. Se
non fossero riusciti a finire il più grande (esempio, neve in gennaio)
avrebbero sopperito gli altri tre con una portata complessiva solo di poco
inferiore. Anche qui non sono mancati sprechi. Si sa, uno spreco per la
comunità è un “affare” per un “amico”. E poi, trattandosi di acqua, UNA MANO
LAVA L’ALTRA.
A fronte di un
costo previsto per VIA D’ACQUA SUD di 43 milioni e pur con notevole
accorciamento strappato dai cittadini MALTAURO HA CHIESTO 35 MILIONI DI
SUPPLEMENTO. Giuseppe Sala, laureato alla Bocconi in Economia e commercio, ha
dichiarato a Repubblica che nulla riconoscerà loro. Nuova “balla colossale”! Il
ritardo sotto la Ferrovia (ALTA VELOCITA’) e quello dietro la centrale termica
di Muttoni (persiste da sei mesi e non consente di eliminare le recinzioni) non
sono addebitabili a Maltauro ma frutto di carente (e pessima) progettazione da
parte di MM.
Una grossa parte Sala sarà costretto a pagarla. E, quando
avrà finito di parlare di biglietti con le veliniste, dovrà trovare i
bigliettoni mancanti. Ce ne vorranno parecchi! Solo Gianni Barbacetto (Fatto) e
Luca Zorloni (Giorno) hanno raccontato i numeri giusti dei visitatori e le
modalità di svendita. Dal 31 ottobre la preparazione dei consuntivi sarà molto,
molto lunga. I visitatori “normalmente paganti” saranno meno dei due terzi di
quelli (24 milioni) inizialmente previsti. E’ un caso se il “nostro” ESIGE di
rimanere su “quella” poltrona fino al 31 dicembre? Che voglia sovraintendere
(senza vedere, naturalmente) all’equipe dei faccendieri che aggiudicheranno il
grasso bottino delle operazioni di smontaggio? Non credo sia addebitabile a
Sala il minore incasso rispetto alle “iniziali aspettative”. Queste precedono
la sua nomina (MORATTI giugno 2010, conferma di PISAPIA l’anno successivo con
appioppo dell’inutile fardello –Luigi Confalonieri) ma gli si possono
addebitare le colossali menzogne sul numero degli ingressi (dopo aver girato
per parcheggi e ingressi lo scrivo da fine maggio). E la sua vera colpa è NON
AVER CONTROLLATO “APPALTI” e “AGGIUDICATORI”.
Una grossa colpa IN VIGILANDO che lo ha costretto
recentemente a “CONCORDARE” un prezzo raddoppiato (da 48 a 92 milioni) per il
PADIGLIONE ITALIA il cui “facility manager”(dirigente addetto agli aspetti
finanziari, tecnici e organizzativi della costruzione) – Andrea Castellotti –
proveniva da Tagliabue (partner di Maltauro nella VIA D’ACQUA) su “consiglio”
di ACERBO.
Sala non ha mai sospettato che costui fosse un
intrallazzatore? Da gennaio 2009 era stato Direttore Generale del Comune.
Possibile che non gli fosse giunta qualche “vocina”? O, estasiato, condivideva
il panegirico slinguazzante che sul Corriere ne fece Elisabetta Soglio? Andate
a rileggerlo: troverete uguali solo in Fede versus “Patron delle Olgettine” e
Gianni Riotta (in tv) versus “Ragazzotto toscano”.
La sua affermazione “non concederò aumenti a Maltauro” fa
crepare dal ridere. Fanno pena i maggiorenti milanesi e nazionali che lo
vogliono “sindaco di Milano”. Vogliono che si trasferisca direttamente da
ROVELLO a SAN VITTORE? Per…selezionare gli assessori? Farà almeno quadrare i
conti? O dovrà prima chiedere l’aiuto di Tom Cruise? I 500 litri d’acqua al
secondo sversati in sei mesi nell’Olona ci costeranno 1,2 milioni e verranno
incassati da MISTER VILLORESI. Si potevano usare meglio. 150 riservadoli ai
piccoli agricoltori e agli ortisti cui spesso sono stati negati con la scusa
che servivano al Expo. Falso, se finiscono nell’Olona senza entrare in Expo.
350 facendoli transitare nella parte sud di Expo dove un
incauto progetto ha creato zone stagnanti con conseguenze “immaginabili” su
occhi e nasi dei visitatori e da evidenziare per i promotori dei “navigli
riaperti e navigabili”. Spero che il successore di Damanera cassi questa
follia.
UNA CICLABILE
D’ORO
Il 5 luglio Sala ha inaugurato la FAMETTA-EXPO precedendo
800 ciclisti felici. Loro non si sono accorti che 2 km. (su otto) erano un
PERCORSO DI FORTUNA (ora divenuto definitivo). L’OPERA NON E’ STATA FINITA come
previsto. La larghezza è molto variabile, per 700 metri è di metri 1,2 e per
400 il percorso è comune a quello delle automobili. C’è un punto pericoloso e
ben segnalato.
MURI PERICOLANTI
Controllori e supervisori che fanno? Giocano a
rubamazzette?
I muri cadenti sono quelli pluridecennali di VILLA
ARCONATI che per 400 metri costeggiano la ciclabile che, sull’altro lato, ha un
canale largo un metro (porta l’acqua al laghetto dei pescatori).
Se un ciclista vede il cartello, cosa dovrebbe fare?
Tornare indietro o fare il segno della Croce?
Con tutti i soldi buttati via e quelli risparmiati per il
percorso non fatto (dove 500 piante sono state massacrate inutilmente) non
potevano sistemare il muro di cinta della villa? In modo che, a Expo finita, il
passaggio non fosse più pericoloso per i ciclisti?
“Oggi è andata
bene, ho superato indenne il tratto vicino al laghetto non avendo incontrato le
auto dei pescatori, il difficile, arzigogolato e pericoloso attraversamento
della via Varesina e sono arrivato alla sospirata Expo. Dove parcheggio la
bici? Vedo un vigile: “L’attacchi al guard rail”. E’ il racconto che mi ha
fatto un ciclista “vero”. E’ perplesso perché ha appena finito di percorrere
una ciclabile che parte da Castellazzo. Davanti a sé ha la vasca di laminazione
del Guisa. Cosa faccio adesso -mi ha chiesto- l’attraverso? Di questo lavoro vi
riparlerò fra otto giorni.
Il progetto (non è opera di MM) è bislacco e – come già
detto – non privo di sprechi. Il maggiore?
La ciclabile passa sopra l’AUTOSTRADA DEI LAGHI con una
PASSERELLA METALLICA scatolata come le due (Cascina Merlata e Ferrovia) che
consentono di entrare in Expo. Luce libera interna: metri 4. Altezza: metri
3,5. Lunghezza totale: metri 190. Il tratto fra i due piloni di sostegno che
fiancheggiano l’autostrada: metri 60. Montarlo sui piloni (in una sola notte) è
costato 50.000 euro. Il tratto rettilineo che scorre fra autostrada e la
FANTASTICA FORGIATURA VIENNA (si vedono gli enormi forgiati in acciaio che
vengono esportati in tutto il mondo) è di 120 metri.
Una SCELTA MOLTO DISPENDIOSA (per una media giornaliera
di 60 ciclisti).
Se il vicino passaggio sotto la MAZZO DI RHO-ARESE (lungo
18 metri) e largo metri 2,9 e vari ponticelli sono larghi metri 2,3 (tralascio
il tratto da metri 1,2 di cui vi ho narrato) non si poteva contenere la
larghezza in metri 2,7 e l’altezza in 3 metri? NO! Perché hanno voluto
aggiungere una pedonale da metri 1,5. Riservata al passeggio di 100 pedoni
annui!!
Nei giorni 2 e 3 settembre il percorso è stato chiuso per
“MANUTENZIONE PASSERELLA”… inaugurata il 5 luglio 2015!!! Li immaginate i costi
di manutenzione dei prossimi anni? E quando ci sarà il ghiaccio? E quando Expo
sarà finita chi se ne occuperà?
La manutenzione diverrà sempre più costosa e il destino
dell’opera è già scritto ora: SARA’ ABBATTUTA. Il tratto verso le ROVINE DI
EXPO sarà inaccessibile e COMPLETAMENTE INUTILE.
Passandoci sopra
il 5 luglio, Sala se ne sarà accorto? E si sarà vergognato – almeno un poco –
per le 2000 piante del Parco delle Groane ignobilmente massacrate per
costruirla? Anch’essa – come il canale – poteva recuperare tratti funzionanti o
recuperabili. A pochi metri da quello preesistente, largo 1,2 metri, c’era lo
splendido SENTIERO DELLE SETTE CASCATE. Partendo da Fametta arrivava al CANALE
SCOLMATORE DI NORD-OVEST. MASSACRATO!
Dalla Varesina verso VILLA ARCONATI c’era una bella
CICLOCAMPESTRE – PARCO DELLE GROANE (è ancora appeso il vecchio cartello).
Abbattuti 15 alberi d’alto fusto (diametro da 90 a 150 cm), li hanno sostituiti
con ben 51 alberelli (diametro 6 o 7 centimetri). Esecuzione della “GIOVETTI”
la ditta che ha abbattuto – fra il 3 e il 13 agosto – i 29 sanissimi e non
pericolosi OLMI DI MAC MAHON. Vermi, lacchè e bugiardi di zona 8 non solo hanno
approvato ma si sono auto complimentati. SENZA PUDORE!
Un IMBECILLE ha scritto a un giornalone: “MILANO DOVREBBE
CANDIDARSI A OSPITARE LE OLIMPIADI 2024”. I LADRI temporaneamente finiti in
panchina (e non in carcere) grazie a un pesante intervento a piedi uniti -sotto
il controllo di ARGO NAPOLETANO- sentitamente ringraziano e si fregano le mani
(pure quelle?), naturalmente senza manette.
ARGO solleva le tre dita e…benedice.
Luigi Caroli