di Alfonso Navarra
60 milioni di anni fa, forse
a causa della caduta di un meteorite, forse a causa di grandissime eruzioni
vulcaniche, i dinosauri sono stati vittime inconsapevoli di una estinzione di
massa.
Oggi
ci sono dinosauri umani più stupidi:
responsabili consapevoli della fine, nell'ipotesi migliore, della
civilizzazione così come è stata praticata dalla rivoluzione neolitica
(l'agricoltura...) di diecimila anni fa.
Per
decenni gli ecopacifisti sono stati accusati - da affaristi, giornalisti e
leader arroganti - di “voler tornare all’età della pietra”. Ora è chiaro che a farci tornare all’età della
pietra sono loro, questi "adulti" tutta avidità e niente
cervello.
Vent’anni
fa era ancora possibile che un leader ignorante non sapesse niente dei
mutamenti climatici, ma oggi questo non è più possibile.
Sanno
benissimo quello che sta per succedere - gli allarmi degli scienziati sono
chiarissimi - ma sono bloccati
dall’incapacità di pensare e di fare. Di pensare un mondo diverso da quello
petrolifero che conoscono e in cui per ora sguazzano; e di fare ciò che va
fatto per sventare la catastrofe incombente: cambiare rotta, avviare la conversione ecologica ed energetica.
Quindi distolgono i loro elettori e concittadini della necessità del
cambiamento, in questo aiutati da un esercito di giornalisti e commentatori
ignoranti e asserviti.
Ieri
della scomparsa dei bestioni giurassici approfittarono i mammiferi da cui si è
evoluta la specie umana; oggi, una nuova
“specie” di ragazze e ragazzi si ribella ai bestioni moderni della potenza
e del danaro. Cominciano a sollevare il capo, a scendere in piazza, a far
sentire la propria voce, a esigere il cambio di rotta per salvare se stessi e
la Terra.
Non c’è tempo per
aspettare che le cose evolvano da sole, il tempo di agire è adesso!