Milano. Da 8 anni ci interessiamo
della vasta area dismessa di Piazza d'Armi e la frequentiamo. Abbiamo portato centinaia di
persone a visitarla e ad apprezzarla, l'abbiamo più volte ripulita, accumulando
sacchi di rifiuti, l'abbiamo fatta conoscere a tutta la città, e anche in
Italia, abbiamo raccolto migliaia di firme per farla diventare Luogo del Cuore
FAI 2017 e per modificare il PGT che prevede di preservare a verde solo 21 ha.
sui 35 totali di verde.
In
questi anni abbiamo dato vita, insieme al Coordinamento Piazza d'Armi, al
Comitato Cittadini per Piazza d'Armi e a numerose realtà di zona e cittadine a
manifestazioni e iniziative di ogni tipo per sensibilizzare città e
amministratori sull'importanza di preservare l'oasi naturalistica e la memoria
storica di questo luogo, primo aerodromo di Milano, dove operò l'ing. Forlanini
e transitò Nobile per il Polo Nord.
Nel
2015 abbiamo avanzato alla Sovrintendenza una richiesta di Vincolo paesaggistico, corroborata recentemente da
un'ulteriore istanza di Vincolo su alcuni magazzini storici e anche il FAI, nel 2018, ha richiesto
il Vincolo paesaggistico sull'intera area verde.
Nel
marzo 2019 il Parlamento Europeo, avendo accolto la petizione nostra e del
Comitato Cittadini per la Piazza d'Armi, ha inviato a Comune, Regione e
Ministeri competenti un monito in cui “fa suo l'appello dei cittadini contro
il possibile scempio nell'ex Piazza d'Armi” e invita gli Enti “a
preservare i suoi valori ambientali, paesaggistici, architettonici” nonché “a
porre vincoli urbanistici con gli
appositi piani regolatori e paesaggistici”.
L'avvio
della procedura di Vincolo di interesse culturale sull'area verde e per i magazzini militari da parte
del Mibac non cala quindi dall'alto, ma è la risposta ad un vasto movimento, di
azione e di opinione, a tutela di questo prezioso polmone verde, nonché
rilevante elemento di memoria storica della città.
In
questi mesi stiamo partecipando ad un Tavolo istituzionale per la progettazione
dell'area verde, insieme alle maggiori associazioni ambientaliste, e abbiamo un
progetto anche per la rigenerazione sostenibile dei magazzini (vedi RIMANI in www.legiardinieremilano.it).
Per
noi il vincolo storico richiesto dal Mibac non significa degrado, ma una
preziosa opportunità.
Se
ci sono le idee e la volontà politica, i fondi si cercano e si trovano là dove
ci sono, in Italia e nella UE.
Le Giardiniere di Milano