LA POESIA È RESISTENZA
ALLA MORTE
di Alice Bassi
Isabella Iozzi
"Non morirò del tutto"
composizione 2022
La
composizione esposta al Piccolo Museo della Poesia di Piacenza il 9 luglio
scorso in occasione dell’incontro poetico tenutovi da Angelo Gaccione è stata
realizzata dall’artista performer Isabella Iozzi studentessa presso l’Accademia
di Brera di Milano e porta come titolo “Non morirò del tutto”. L’artista si è
ispirata ai versi della raccolta Spore pubblicata da Interlinea nel
2020. È composta da un libro aperto nelle cui pagine sono state infisse delle
spighe di grano. Le spighe, come è noto, sono simboli di vita, di rinascita, simboli
di una natura che si rigenera nel suo eterno ritorno. Le spighe danno il grano
con cui si fa il pane, contrariamente alle armi che danno la morte, come va
ripetendo da mezzo secolo lo scrittore Gaccione, e come ci ha di recente
ammoniti con il suo vibrante pamphlet dal titolo Scritti contro la guerra
(Tralerighe Libri ed.) e come ci sta mettendo in guardia dalle pagine del
giornale “Odissea” (www.libertariam.blogspot.it)
da molto prima che il contrasto fra Russia e Ucraina degenerasse in guerra guerreggiata,
ospitando un appassionato dibattito a più voci di quanti alla guerra si
oppongono in ogni modo. Ben vengano dunque queste felici contaminazioni questa “dialettica
fra arte e poesia, accademia e Museo” come ha scritto sul quotidiano “Libertà”
di Piacenza Fabio Bianchi, dal momento che (sono sempre parole sue) le “spore
sono metafora assai pertinente sulle potenzialità della poesia di fecondare
diversi terreni, stimolare diversi ambiti”. Incastonata in un vecchio confessionale,
la composizione della Iozzi è visivamente molto suggestiva, oltre che
fortemente simbolica.
"Non morirò del tutto"
composizione 2022