TASSE: LE PAGANO SOLO I FESSI
di
Franco Astengo
Il
Governo rende legale l’evasione
Con
il nuovo accertamento l’Agenzia delle Entrate si muoverà solo in presenza di
uno scostamento considerevole tra le spese sostenute e quanto dichiarato.
Maxi-sconto per gli autonomi infedeli che si mettono d’accordo con il Fisco. Il tanto discusso concordato preventivo biennale cambia
faccia grazie all’approvazione definitiva del primo decreto legislativo
correttivo della riforma fiscale da parte del Consiglio dei Ministri. Questo
provvedimento introduce modifiche sostanziali alla
disciplina del concordato preventivo biennale, originariamente
delineata dal D.Lgs. 13/2024, rendendolo uno strumento più attraente per i
contribuenti. La novità più rilevante consiste nell’introduzione di un regime di tassazione opzionale applicabile al
reddito incrementale concordato, con aliquote che variano dal 10% al 15% in base
all’affidabilità fiscale del contribuente.
In realtà chi paga le tasse in Italia?
L’81,5% dell’Irpef (pari a 166,5 miliardi) viene versato dai
lavoratori dipendenti (85,5 miliardi dai dipendenti del settore privato e 81
miliardi da quelli pubblici). Solo il 6,1% arriva dai lavoratori autonomi, che versano 12,6
miliardi di euro di imposte. Il resto della somma, per arrivare a 205,8
miliardi, è catalogato nel bilancio dello Stato sotto le voci “ritenute a
titolo di acconto sui bonifici per beneficiare di oneri deducibili o
detraibili”, “Irpef saldo” e “Irpef acconto”. Ma c’è un altro dato che fa
ulteriore chiarezza. Ed è quello relativo alla propensione all’evasione, che
identifica il rapporto percentuale tra l’ammontare del tax gap e il gettito
teorico ovvero la percentuale di imposte che non vengono pagate rispetto a
quanto sarebbe dovuto. I lavoratori dipendenti irregolari (ricordate, i
regolari non possono evadere) non pagano al fisco il 2,3% di quando dovrebbero.
I lavoratori autonomi, invece, evadono il 67,2% di quanto dovrebbero versare.
Avete
letto bene: il 67,2%. Significa che quasi il 70% delle imposte dovute dai
lavoratori autonomi non viene versato.
Nel
frattempo, l’estensione della platea dei lavoratori autonomi che versa la flat
tax del 15% crea un’ulteriore distorsione dei dettami dell’articolo 53 della
Costituzione italiana, che recita: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese
pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è
informato a criteri di progressività”.