UNA
BELLA NOTIZIA
GRANDE VITTORIA! Soheil
Arabi avrà salva la vita: l’annuncio è arrivato dall’Ambasciata iraniana.
Ed è anche merito nostro. Come sempre “Odissea”
ha fatto la sua parte.
Ciao Angelo,
Il blogger
condannato per un post sui social network non verrà ucciso. La conferma arriva
dal presidente Luigi Manconi. La nostra petizione ha giocato un ruolo
determinante per salvare l’uomo. Il senatore Luigi Manconi proprio negli ultimi
giorni si era fatto mediatore con l’ambasciata iraniana in Italia per tentare
di risolvere l’incredibile vicenda. In circa 240,000 abbiamo risposto e chiesto
la grazia per Soheil, soprattutto da Italia, Stati Uniti e Francia. Tutte firme
che hanno giocato un ruolo determinante per la decisione finale di non uccidere
il fotografo e blogger.
Ecco cosa
ha affermato il Senatore Luigi Manconi, Presidente della Commissione Diritti
Umani: "Dieci giorni fa ho consegnato all'ambasciatore della repubblica
islamica dell'Iran in Italia, Jahanbakhsh Mozaffari, le centinaia di migliaia
di firme raccolte nel nostro paese, in Francia e negli Stati uniti per chiedere
che il blogger Soheil Arabi non venisse messo a morte. Un tribunale iraniano
aveva infatti condannato Soheil alla pena capitale per uno scritto considerato
offensivo per il Profeta. L'ambasciatore Mozaffari si era impegnato, in quel
colloquio, a trasmettere al proprio governo le firme e l'appello a difesa di
Arabi. Aveva discusso con me di diritti umani e aveva affermato che mai in Iran
qualcuno era stato giustiziato per il reato di offesa al Profeta. A distanza di
poco più di una settimana l'ambasciata iraniana mi ha fatto sapere che Soheil
Arabi non è più in attesa della sentenza capitale e che il suo capo di
imputazione è stato modificato. Si tratta di un importante risultato al quale
hanno contribuito Change.org e tutti coloro che in queste settimane si sono
impegnati, con tutti i mezzi a disposizione, per affermare la priorità della
vita umana".
Felicissima anche io ovviamente e la moglie di Soheil,
Nastaran. La risposta data al Presidente della Commissione dei diritti umani
del Senato oggi è meravigliosa. Sono contentissima. Vorrei piangere per la
gioia e usare quest’occasione per chiedere al governo iraniano di riflettere
anche su altre condanne a morte, riflettere sulla pena di morte e sulla
necessità di abolire questa terribile legge. Ringrazio tutti firmatari della
petizione su Change.org, tutti quelli che hanno scritto sui siti e giornali,
dando visibilità alla storia di Soheil. Questa notizia è un vero atto di umanità,
che parla ai governi del mondo che ancora applicano la pena di morte,
distruggendo la cosa più bella che un essere umano possiede. Sono contenta per
Soheil, per Nastaran sua moglie e per la piccola Roujan di 5 anni che aspetta
il papà. Sono contenta per l'umanita dimostrata da chi ha detto no a questa
condanna a morte! Grazie!
Sabri Najafi via Change.org