Comunicato del Coordinamento nazionale
del Comitato No Guerra No Nato
Firenze. Il
CNGNN ritiene che manifestare in Europa, il 21 gennaio, contro il neoeletto
presidente degli Stati Uniti Donald Trump significhi di fatto dare una mano
all’amministrazione Obama che ha trasformato l’Europa in prima linea del
confronto, anche nucleare, della Nato contro la Russia.
Trump viene accusato di
aver usurpato il posto destinato a Hillary Clinton, grazie a una operazione
ordinata dal presidente russo Putin. Le «prove» sono fornite dalla Cia, la più
esperta in materia di infiltrazioni e colpi di stato.
Gli strateghi neocon,
artefici della campagna, cercano in tal modo di impedire un possibile cambio di
rotta nelle relazioni degli Stati uniti con la Russia, che l’amministrazione
Obama ha riportato a livello di guerra fredda.
L’allentamento della
tensione con la Russia viene temuto anzitutto dai vertici Nato, cresciuti
d’importanza con la nuova guerra fredda, e dai gruppi di potere dei paesi
dell’Est -in particolare Polonia, Ucraina e paesi baltici- che puntano
sull’ostilità alla Russia per avere un crescente appoggio militare ed economico
da parte della Nato e della Ue.
Lo conferma il fatto che,
su decisione dell’amministrazione Obama, è arrivata in Polonia il 12 gennaio la
brigata corazzata statunitense che potenzia lo schieramento di forze Nato sotto
comando Usa, comprese quelle italiane, nell’Europa orientale in una sempre più
pericolosa escalation militare contro la Russia. In tale quadro, le
manifestazioni anti-Trump del 21 gennaio divengono di fatto funzionali a questa
strategia di guerra. Dobbiamo invece mobilitarci ancor più per liberare i
nostri paesi dalla sudditanza verso gli Stati uniti, indipendentemente da chi
ne sia presidente; per uscire dalla Nato, per rimuovere le armi nucleari Usa
dai nostri territori nazionali.