CI RISIAMO
Craxi con Berlusconi |
Con un certo sconcerto è tornata alla ribalta
l’idea di intestare una via di Milano a Bettino Craxi. “Odissea” se n’era
occupata a suo tempo, quando Berlusconi gli voleva intestare una via in ogni
città d’Italia (Craxi come Garibaldi?), con uno scritto ironico dello scrittore
Giuseppe Bonura (marzo-aprile 2007) e con scritti di altri collaboratori.
Bonura vi era tornato con un secondo articolo dal titolo: “Dizionario
tascabile” e dove alla voce Grande Statista
si leggeva: “Sinonimo di Craxi. Quando un
Grande Statista distrugge in pochi anni un partito che ne aveva cento, si dice
che è un Craxi.” A parte il sindaco Sala che ha sul tavolo da diversi mesi
la richiesta del “Comitato di Odissea per Turoldo” affinché il Comune di
ricordi di questo grandissimo poeta e partigiano (abbiamo chiesto per lui una
via o un giardino da intestargli), è uscito allo scoperto anche il ministro
della giustizia dell’attuale Governo, a perorare la causa di Craxi, sostenendo
che è stato artefice di una certa modernità. Il ministro deve avere una
originale opinione del concetto di modernità, i giudici di “Mani pulite” ne
hanno indicata un’altra con le loro inchieste sulla corruzione, ma così va il
mondo. Poiché questa ventilata ipotesi continua ad indignarci (perché sindaco
di Milano, ministro della giustizia e presidente della Repubblica) non
rivolgono lo sguardo a quanti (e ce ne sono parecchi) alla legalità, alle buone
pratiche civiche, al soccorso e alla vita degli altri dedicano tempo, fatica e
spesso la vita? Potremmo suggerirgli per esempio il corpo dei Vigili del Fuoco,
ma la società civile è piena di figure encomiabili. A Proposito di vie,
vorremmo ricordare a questa Amministrazione, come abbiamo fatto senza successo
a quella precedente, che ci sono decine di lapidi di partigiani e di altri
benemeriti che versano in pessime condizioni (rotte, sbiadite, illeggibili),
potrebbe essere la volta buona. [Angelo
Gaccione]