Transitati da
Augusta i rifiuti della Marina USA
sequestrati in
Veneto?
di Antonio Mazzeo
Sei volte negli ultimi
due anni e mezzo. Sono le soste che l’incrociatore lanciamissili balistici “USS
Porter” della Marina Militare Usa ha effettuato nel porto NATO di Augusta in
Sicilia. L‘unità da guerra è al centro dell’inchiesta che l’autorità
giudiziaria di Venezia ha avviato dopo il sequestro, tre giorni fa nella città
di Mira, di un tir dell’azienda di trasporti “Zuccaro” di Catania con a bordo
150 fusti con ben venti tonnellate di “rifiuti speciali”, etichettati con la
scritta, appunto, “USS Porter”. Il carico, molto probabilmente proveniente
direttamente dalla base di Augusta o dalla vicina stazione aeronavale di
Sigonella da cui gerarchicamente dipende il pontile in uso alla VI Flotta della
Marina statunitense, era diretto al Centro Risorse di Motta di Livenza, azienda
che opera nella gestione dei rifiuti industriali. La prima sosta
dell’incrociatore nel porto siciliano risale al 10 settembre 2015: in quell’occasione
l’unità si rifornì di carburante prima di partecipare all’esercitazione NATO di
guerra antisottomarina “Dynamic Manta 2015” nelle acque del mar Ionio. Dopo una
breve sosta nella base navale di Souda Bay, in Grecia, l’“USS Porter” fece
ritorno ad Augusta il 23 settembre per poi ripartire il giorno successivo alla
volta di Valona, Albania. Il 2 novembre 2015, l’incrociatore lanciamissili
effettuava una breve sosta ad Augusta per consentire il cambio di una parte
dell’equipaggio e ripartire per la stazione aeronavale di Rota, in Spagna. Un
ulteriore breve stop ad Augusta per rifornimenti veniva effettuato da “USS
Porter” il 23 marzo 2016. L’incrociatore approderà nel porto siciliano ancora
una volta il 1° maggio 2016 dopo aver partecipato a una complessa esercitazione
aeronavale multinazionale nelle acque del Mediterraneo orientale con tanto di
sosta tecnica in Israele. L’ultimo approdo di “USS Porter” nel pontile di
Augusta risale invece all’1 giugno 2016, alla vigilia di una lunga campagna di
pattugliamento navale della VI Flotta nel Mediterraneo. Molto probabilmente,
dunque, lo scarico dei 150 fusti di “rifiuti speciali” è avvenuto in una di
queste sei soste in Sicilia. Recentemente, l’incrociatore lanciamissili, è
approdato comunque in altri due scali in territorio italiano: il 15 giugno 2016
presso il pontile per il rifornimento di carburanti della NATO di Gaeta; il 30
dicembre 2016 presso il terminal intermodale del porto di Venezia, dove si è
trattenuto per altri tre giorni consentendo ai marines di festeggiare l’anno
nuovo nel capoluogo. Il 28 ottobre e il 30 novembre 2017, USS Porter ha invece
attraversato lo Stretto di Messina, entrando in acque territoriali nazionali. L’incrociatore
statunitense ha partecipato operativamente all’attacco missilistico sferrato il
7 aprile 2017 contro la base aerea di Shayrat in Siria, lanciando sugli
obiettivi una trentina di missili da crociera “Tomahawk Land Attack Missiles
(TLAMs)”. Alla vigilia della sanguinosa azione di guerra, l’unità aveva
partecipato all’esercitazione NATO “Dynamic Manta 2017”, sotto la direzione del
Comando Usa di Sigonella. In quell’occasione, alcune delle navi e dei
sottomarini a capacità e propulsione nucleare in forza alle marine
dell’Alleanza Atlantica, fecero una sosta tecnica ad Augusta: nell’elenco
ufficiale di quelle in rada presso il terminal petrolifero militare siciliano
non c’è però traccia dell’incrociatore scarica rifiuti.