L’EQUIVOCO DELLA FALSA POLITICA
di Vincenzo Rizzuto
Oggi
si fa un gran parlare sulla stampa di regime e in quasi tutti i programmi del
piccolo schermo della violenza sulle donne, sugli anziani, sui minori, sugli
immigrati e contro le istituzioni, come se fosse un fenomeno nato dalla mattina
alla sera, un fenomeno di cui di volta in volta le varie ideologie politiche si
sono nutrite per guadagnare consenso e voti. In realtà, prima di balzare in
prima pagina la violenza come a Caivano, sono trascorsi decenni durante cui la
banda della Magliana aveva il controllo di intere zone di Roma; la Lega di
Bossi assaltava le città con improvvisati ‘carri armati’, e a Palermo, a Napoli
e in altri territori la malavita controllava con i suoi metodi tutto il tessuto
sociale. Tutto questo è incontrovertibile, e allora, per onestà intellettuale,
ci si deve chiedere come mai la Sinistra, che ha pure governato durante quei
decenni, non si è accorta di nulla; dove vivevano i suoi consiglieri comunali,
provinciali, regionali e i suoi altrettanto numerosi politici di professione? Qualcuno
scherzosamente dice che la Sinistra era in vacanza, si riposava e non si
accorgeva che la Destra stava preparando la sua rimonta: smontando la sanità
pubblica, la scuola, i trasporti e ogni altro presidio democratico. Durante gli
stessi anni di sonno profondo della ragione sono caduti ponti, si sono
inginocchiate scuole fatiscenti, sono deragliati treni, è aumentata la povertà
e nessuno ha mosso un solo dito per cercare di arginare la deriva, anzi sono
stati apparecchiati Governi con maggioranze di ‘salute pubblica’, nei quali
l’esigenza etica di memoria berlingueriana è stata totalmente messa sotto aceto
in casa e fuori casa, e così la Destra truffaldina di sempre, dopo oltre
settant’anni è ritornata di nuovo forza egemone, e della violenza fa pane
quotidiano.
La violenza sulle donne, sui minori e sulle strade non si argina
certamente, per esempio, lasciando le scuole dell’obbligo chiuse il sabato con
la settimana corta, come sta avvenendo con la scusa dell’autonomia scolastica.
Questa è una vera pazzia perché permette che centinaia di migliaia di ragazzi
restino soli, con la compagnia del solo ozio del telefonino e del computer, che
insieme ai programmi spazzatura fanno guasti irreversibili.
La sinistra, di fronte a tali pericolose problematiche non può
rimanere inerte, muta, colpevolmente anodina, deve far sentire potente la sua
voce, anche per denunziare quello che è avvenuto da poco al Parlamento europeo,
dove, di fronte alla scelta delle energie rinnovabili, già in forte ritardo per
evitare i disastri ambientali che dall’America alla Libia seminano morte e
distruzione, la Lega ha votato contro, e i buoni ‘patrioti fratelli d’Italia’
si sono astenuti; solo Forza Italia ha votato a favore, un voto che serve a
poco, visto che poi, prona, è sempre pronta ad appoggiare i nipotini del
neofascismo nell’attacco allo Stato sociale. D’altra parte, parliamoci chiaro,
senza prenderci in giro: la Destra che in Italia, da Nord a Sud, ha avuto
sempre la meglio non è stata mai quella liberale e democratica di Piero
Gobetti, di Einaudi e di altri pochi rappresentanti, è stata invece quella
capestro che oggi si allea con la Francia della Le Pen, e ieri con la Germania
di Hitler guardando sempre, naturalmente, all’Occidente americano. Ora, così
stando le cose, ci dobbiamo guardare bene dal fare di tutte le erbe un fascio e
sposare il qualunquismo: la Destra fa coerentemente quello che i suoi
sostenitori le chiedono. Da parte nostra è necessario tenere sempre la barra a
sinistra per evitare di trasformarci magari in mercanti d’armi, in
pestilenziali ‘rottamatori’, o venderci addirittura per trenta denari
all’avversario, anche quando questi si prende il lusso di cacciarci con l’arbitrio
dalla porta principale delle pubbliche Istituzioni.