DIO, PATRIA, E FAMIGLIA
di
Franco Astengo
La
destra imposterà davvero la campagna elettorale europea sulla triade "Dio,
Patria, Famiglia" accompagnata dall'impronta tachteriana in economia e
dall'atlantismo belligerante? Se dovesse essere davvero così, come emerso dal
"Demographic Summit" di Budapest, allora la parte
democratico-progressista dovrebbe saper cogliere l'enormità degli spazi che si
aprirebbero. Da questo quadro innanzi tutto emerge un problema di fondo: a
quale tipo di società, di cultura, di visione profonda può rivolgersi il
messaggio della destra? Sicuramente alla parte più arretrata, non soltanto ai
conservatori per motivi di "status" economico e di capacità di
sfruttamento degli altri ma anche verso i settori colpiti dalla
"paura" che "l'instabilità del moderno" sta provocando tra
le crisi ricorrenti del modello fondato sulla acquisizione della diseguaglianza
che sta nel trascendente religioso, nella custodia gelosa dei confini, nel
patriarcato sola architrave possibile del nucleo di relazione chiamato
"famiglia" ma in realtà soggetto dell'esercizio del dominio della
forza. In realtà sarebbe proprio la difesa dell'identità occidentale come sorta
dall'illuminismo e dalla Rivoluzione borghese che dovrebbe rappresentare il
punto di appoggio per una contestazione di fondo della triade appena evocata.
Per
quel che riguarda la situazione italiana questo scenario induce ad una
ulteriore considerazione riguardante l'a-costituzionalità di questo tipo
impostazione che contraddice tutti i canoni culturali che nell'immediato
dopoguerra avevano ispirato la parte più avanzata dei Padri Costituenti
provenienti dalle correnti più avanzate del tormentato '900.
Non
siamo di fronte all'esercizio di un normale "scambio politico" sul
terreno dell'alternanza. Insomma: proprio il prossimo confronto europeo chiama
il campo democratico-costituzionale a un duplice impegno:
1)
l'analisi di questa destra in tutti i suoi risvolti filosofici e storici prima
ancora che politici;
2)
l'elaborazione di una "griglia interpretativa" che sia "scenario
di fondo" di una identità che poi ogni singola forza potrà declinare nel
suo specifico di richiesta di consenso.