AUDITORIUM LATTUADA
Mercoledì 20
dicembre alle ore 21 con ingresso gratuito, l'Auditorium Lattuada di
Milano, Corso di Porta Vigentina n. 15/A ospita l’Orchestra della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado diretta
da Carlo De Martini.
Bach, Mozart, Haydn - Inno alla
gioia è un concerto il cui filo conduttore
è l'dea di festa, di gioia, come sottolinea il ricco organico.
Carlo De
Martini, direttore
Il Programma:
J.S. Bach, Ouverture n. 3 in re
2 oboi, 3 trombe, timpani, archi,
continuo
W. A. Mozart, Die Zauberflöte -
Ouverture (Vienna, ottobre 1791)
2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2
fagotti, 2 corni, 2 trombe, 3 sax, 3 clarinetti bassi, timpani, archi
F. J. Haydn, Sinfonia in mi bemolle n. 103 “Drumroll” (Londra,
primavera 1795)
2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2
fagotti, 2 corni, 2 trombe, timpani, archi
L'Ouverture dalla terza suite di J.S. Bach apre il programma. Le quattro suite per
orchestra furono composte tra il 1718 e il 1726 e aderiscono compiutamente al
modello settecentesco francese con il loro vivace carattere di intrattenimento,
secondo gli stilemi elaborati da Lully. In quegli anni Bach ricopriva la carica
di maestro di cappella nella cittadina di Köthen, presso la corte del principe
Leopold, discreto organista e appassionato mecenate, interessato, come molti
altri sovrani, a rendere la propria vita di corte sfarzosa e mondana, secondo
l'esempio di Versailles. Il modello francese è però applicato da Bach con una
grande libertà di rielaborazione inventiva: l'Ouverture si distingue per
maestosità e tono solenne, ma anche per la limpida e preziosa melodia. Contraddistinta da una grande vitalità e brillantezza,
varietà di tinte, pluralità di stili e un carattere fiabesco che ci trascina in
un modo immateriale, è Il flauto magico di Mozart,
composto nel 1791, la cui Ouverture, accuratamente progettata, si apre a una
rielaborazione continua, fluida e sempre diversa del tema iniziale. E si
conclude con un tripudiante finale: è questo l'inizio di una delle opere più
celebri e originali, l'ultimo capolavoro teatrale di Mozart. Entrambe in
mi bemolle maggiore, nel concerto dell'Orchestra della Civica Scuola di Musica
Claudio Abbado la composizione di Mozart e la seguente di Haydn scivolano l'una
dentro l'altra, senza interruzione, come se l'Ouverture de Il flauto
magico di Mozart fosse una sorta di introduzione alla Drumroll di Haydn, undicesima delle dodici sinfonie londinesi, composta
a Londra nel 1795. Il nome della Sinfonia, tra le più amate del compositore,
deriva il suo nome dal lungo rullo dei timpani con cui inizia. La
“Drumroll” venne eseguita per la prima
volta nell'ambito di una serie di concerti chiamati "Opera Concerts"
al King's Theatre. L'orchestra, insolitamente grande per l'epoca, era composta
da circa 60 elementi. La prima fu evidentemente un successo se il recensore
del Morning Chronicle scrisse: "È stata eseguita un'altra
nuova cioè sinfonia del fertile e incantevole Haydn, che, come al solito,
presenta continui colpi di genio, sia nell'aria che nell'armonia". Lo
stesso spirito di ammirazione permea la recensione del Sun:
"La nuova Ouverture di Haydn è stata molto applaudita. È una bella miscela
di grandiosità e fantasia."