MINIMA IMMORALIA
di Franco Continolo
Israele e l’antisemitismo.
Uno dei fallimenti del sionismo
è che non ha risolto il problema dell’antisemitismo, anzi l’ha esteso al mondo
arabo, e lo ripropone periodicamente con le azioni criminali di Israele,
protette e coperte mediaticamente, per quanto possibile, dalla potente lobby
sionista americana, una realtà non prevista dai sionisti delle origini, e ormai
un tutt’uno con il MIC, il “military-industrial complex”, di cui parlava ieri
William Hartung. Naturalmente ognuno è responsabile delle proprie parole e
delle proprie opere, quindi anche delle manifestazioni più o meno violente di
antisemitismo; in altre parole, tali manifestazioni non hanno alcuna
giustificazione nelle azioni criminali di Israele. Al tempo stesso è
altrettanto ignobile fare specularmente la stessa cosa, ossia confondere
Israele con l’ebraismo al fine di usare l’accusa o il sospetto di antisemitismo
come arma ogni volta che si levino voci critiche contro il sedicente stato
ebraico. Di questa ignobiltà si è fatta promotrice ieri un’altra disgraziata che
ha addirittura accusato il Papa di fare il gioco degli antisemiti. Il suo nome
è Lucetta Scaraffia, femminista di casa in Vaticano, il cui articolo di ieri,
una spataffiata su radici e valori degna dei migliori pataccari, potrebbe far
parte del programma della Meloni. Stupisce in particolare come una
intellettuale possa aderire così totalmente e acriticamente alla propaganda
imperante – su questo tema vedi l’articolo di Orsini – e arrivare a definire
l’attacco di Hamas ingiustificato, “unprovoked” come l’intervento russo in
Ucraina. Tutto infatti si può dire di Hamas, fuorché il suo attacco sia stato
ingiustificato. Soprattutto manca nella nostra moralista da strapazzo qualsiasi
accenno alla soluzione politica della questione israelo-palestinese, ciò che la
rende complice del disegno di pulizia etnica che, fino a prova contraria, è il
vero programma del governo israeliano.