CROCE EGIZIA
Vorrei proporre a Vittorio Melandri qualche riflessione sul significato
storico del simbolo della croce.
La croce egiziana,
chiamata crux ansata, era sormontata da un cerchio. Questa
combinazione rappresentava gli organi maschile e femminile della procreazione.
Riferendosi al simbolo femminile di questa croce — il cerchio — col
termine indù yoni, il libro Sex and Sex Worship di
O. A. Wall dichiara a pagina 359: “La crux ansata (croce
col manico) era usata in tutto il mondo dall’India, Assiria, Babilonia ed
Egitto, alla Svezia e alla Danimarca (antica Runic) e nel Continente
Occidentale (…). È l’ankh degli Egiziani, il simbolo della vita, perché
rappresenta lo yoni femminile in unione con la croce tau maschile”. Infatti, nella croce fogliata bizantina
rintracciamo ancora “l’albero della vita”. Peccato
che questo pagano simbolo di vita sia stato recepito successivamente in senso
mortifero, enfatizzato quale simbolo di crocifissione.
I simboli hanno vita millenaria, e la loro interpretazione non può
limitarsi all’era cristiana, e potendo scegliere opterei per quella che più mi
parla di gioia di vivere.
Gabriella Galzio