LE QUATTRO MENZOGNE
di Luigi Mazzella
Matteo Compagnoni
"Allegoria della menzogna"
La
confusione (nelle idee e non solo) è veramente aumentata?
Tendiamo,
per una sorta di istinto naturale, ad attribuire all’epoca presente uno
stato di confusione (non solo nelle idee, anche se soprattutto in
esse) maggiore di quello degli anni e dei secoli precedenti. Si tratta, a
mio giudizio, di una impressione fallace. È solo la maggiore acquisita
chiarezza circa le assurdità condivise nel passato a darci la sensazione
di un peggioramento della situazione in cui viviamo. Consideriamo “felici” le
epoche passate, perché in esse la credulità dei nostri antenati e predecessori
era tale da farli vivere, tranne poche eccezioni, in uno stato di relativa
beatitudine. Oggi è divenuto difficile anche per i “beoti” più incalliti
continuare a credere, dopo eventi storici che hanno dimostrato il contrario,
che un popolo “eletto da Dio” (secondo la visione ebraica) o dal medesimo amato
per le sue superiori qualità razziali (secondo la visione teutonica della
destra hegeliana) possa assumersi il ruolo di “guida” (fuhrer) dell’intera
umanità per condurla verso approdi felici di benessere collettivo; così come
immaginare che l’amore per gli altri, smentito da ondate di odio sempre più
evidenti e palpabili e da una smania di arricchimento irrefrenabile, possa
condurre gli uomini a un’uguaglianza universale per effetto di beneficenza (secondo
la visione cristiana, contraddetta dai fatti in concreto) o di una
lotta comune (secondo la visione, anch’essa astratta, della sinistra
idealistica tedesca). Le quattro “menzogne” oggi
“svelate” delle due “fedi” religiose più diffuse in Occidente (giudaismo e
cristianesimo) e dei due fanatismi politici più perniciosi (fascismo e
comunismo) hanno smesso di “sedurre” gli animi determinando una riduzione
progressiva del numero dei “beoti”. Oggi le aggregazioni religiose e politiche,
seguendo l’esempio di quelle massoniche, sono diventate mezzi di reciproco
sostegno (se e finché dura) per farsi avanti nella carriera, nella progressione
economica e nella vita. Non a caso, in nessuna di esse, sono nati ostacoli per
aderire (“tutti insieme e appassionatamente”, secondo il titolo del noto film
musicale sulla famiglia Trapp) alla leadership degli anglosassoni
dell’intero mondo Occidentale, alla partecipazione entusiasta alla NATO
dispensatrice di armi per guerre ipocritamente definite di “difesa”, all’adesione
ad Organizzazioni della vita internazionale di partigianeria
sconcertante e ad accettare tutte le nequizie di Stati che pur pretendendo di
essere gli unici a potersi definire “democratici” sono governati nella
sostanza da Agenzie iper-collegate di spie e da consorterie di impettiti
militari.
"Allegoria della menzogna"