LETTERA DA MILANO
di
Gabriella Galzio*
Cari italiani, state tranquilli,
vi porteremo in guerra
Elezioni
e guerra
Caro Angelo,
ottima la tua lettera da Milano in
risposta a quella da Berlino, perché l’animosità faziosa e viscerale dovrebbe
essere ormai tenuta a bada, e il pluralismo di “Odissea” è motivo di onore non
di discredito. Ciò premesso, vorrei tornare al discorso sulle elezioni europee
e invitarti a passare dall’ordine sparso o sparagmos delle
forze di opposizione a una “formula riaggregante dei dispersi”. Non so tu, e
non so gli altri pacifisti, ma per parte mia, inviterei gli sparsi a convergere
verso le forze di opposizione contrarie alla guerra che abbiano una realistica
probabilità di non essere fulminati allo sbarramento del 4%. Ad oggi ciò che mi
risulta è che solo il Movimento 5Stelle e Alleanza Verdi Sinistra abbiano
votato risoluzioni contrarie alla guerra. La Lista Santoro, che pure avrebbe la
mia adesione, la vedo purtroppo a rischio, qualora corra da sola (vedi il caso
De Magistris, Paragone ecc.), di non superare lo sbarramento. Inviterei perciò
gli elettori, in primis gli astensionisti, a convergere sulle due formazioni
partitiche sopra menzionate, avendo unicamente in mente di volere ottenere una
presenza pacifista significativa al parlamento europeo che, per quanto
minoranza, sarebbe ancora una voce di dissenso tangibile rispetto a una
maggioranza ormai delirante in preda alle lobby guerrafondaie (si noti l’esilarante
pubblicità di +Europa che invita a votare per gli “Stati Uniti d’Europa”,
già che c’è potrebbe auspicare esplicitamente la nostra annessione agli Stati
Uniti d’America!). Fare cioè, come dici tu, di queste elezioni europee una
battaglia “referendaria” per la pace, tralasciando i distinguo dei singoli
partiti. La mia è solo una proposta e vorrei sentire altre voci,
un caro abbraccio
Gabriella
*poeta e
critico letterario
vi porteremo in guerra