UNA PASQUA DI VITA, DI RESURREZIONE
di Romano Zipolini*
In questi giorni, tutti i rappresentanti politici della terra si
scambieranno gli auguri di Buona Pasqua. Il simbolo universale di resurrezione,
di rinascita, di liberazione, di passaggio tra la morte e la vita, sarà
utilizzato per farci credere che le loro azioni e decisioni siano ancora
orientate al bene comune. Noi ne dubitiamo. Perché questo precipitare di tutti
i conflitti verso una guerra mondiale, dagli effetti devastanti, ci appare
inarrestabile e persino preordinato da chi sa di poterne trarre grandi
profitti. Gli stessi rappresentanti politici appaiono impotenti e rassegnati
rispetto a decisioni che sembrano imporsi da sole e che costoro non controllano
più. I poteri economici occulti e sovranazionali, spesso criminali, perseguono
interessi di parte, ad ogni costo e senza alcun limite etico. In questa epoca
di ingiustizie e di squilibri, mai patiti prima dall’umanità, anche coloro che
si collocano alla guida del mondo, mostrano che, al di là delle intenzioni, non
controllano decisioni che risultano prese sempre “altrove”. Non c’è più nessuno
che ha il coraggio di scacciarli dal tempio questi mercanti di morte. Ma il
potere è tuttora nostro. Ce lo hanno consegnato, definitivamente, coloro che
hanno combattuto e abbattuto il fascismo. È nostra la democrazia. Tocca a noi
reagire e saper combattere questa tigre di carta, che senza il nostro consenso
e la nostra adesione – spesso di mera passività – non potrebbe giammai
straripare oltre ogni limite del consentito. Ed allora: che sia nostra la
Pasqua, nostra la rinascita, nostra la resurrezione dei sentimenti e dei
comportamenti.
Nostra la liberazione e
il passaggio tra la morte e la vita. Tutti assieme, come fecero i Partigiani –
e sembrava impossibile! - siamo ancora in grado di attivare gli anticorpi
rispetto ad ogni disumanità del potere.
Gli anticorpi sono la
libertà, la giustizia, l’uguaglianza e la fraternità umana.
Buona Pasqua a tutti
Voi.
*Presidente ANPI - Lucca