Ciao Angelo,
Quando abbiamo lanciato la petizione per esprimere la nostra
solidarietà al neo ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge e chiedere
provvedimenti disciplinari nei confronti dell'europarlamentare Mario Borghezio,
per le sue dichiarazioni razziste, non pensavamo di poter raccogliere oltre
130mila firme e di aprire un dibattito sulla rete che travalicasse i confini
nazionali. Eppure è andata così: la petizione è prepotentemente sbarcata negli
uffici dei parlamentari europei di varie nazioni, colpiti dalla indignazione
diffusa in Italia nei confronti di un collega che aveva insultato, un ministro.
Donna. Nera. 130mila firme che quindi non sono passate inosservate e hanno
spinto alcuni gruppi parlamentari a partire dal "Groupe de l'Alliance progressiste
des Socialistes & Démocrates" a chiedere un incontro con noi, i
promotori della petizione. Questo è stato possibile solo grazie alla tua firma.
Per questa ragione martedì 21 maggio saremo a Strasburgo ad incontrare
parlamentari europei di varie nazioni per consegnare loro le 130mila e chiedere
di dissociarsi pubblicamente dalle frasi pronunciate dal collega leghista
Borghezio. E lo chiederemo anche al presidente del Parlamento europeo Martin
Schultz. Poi incontreremo i giornalisti esteri per presentare il risultato
della nostra petizione. Nostra, e cioè di tutti quelli che l'hanno firmata per
esprimere la propria indignazione. Le dimissioni di Borghezio magari non
arriveranno, perché il regolamento del parlamento europeo non le prevede, ma il
palese dissenso di tanti europarlamentari nei confronti del collega leghista
sarà per noi una sfolgorante vittoria!
Mancano ancora poche ore all’incontro con gli
Europarlamentari. Mostriamo a tutti cosa siamo riusciti ad ottenere con la
nostra firma: pubblica questa foto sulla tua bacheca di Facebook e lascia un
commento.
Stefano Corradino
via Change.org
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