È SEMPRE LO STESSO
SCHIFO
Il Movimento 5 Stelle abbandona il tavolo di lavoro per la riduzione dei costi
della politica in Regione Lombardia
Il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle in Regione
Lombardia ha deciso di abbandonare il tavolo di lavoro sulla riforma dei costi
della politica, istituito per espressa volontà del Presidente del Consiglio
regionale, Raffaele Cattaneo. Il consigliere 5 stelle delegato dal gruppo,
Gianmarco Corbetta, non presenzierà più al tavolo di lavoro informalmente
istituito.
Dopo quattro incontri è palese l’assenza di volontà di
tutte le forze politiche di ridurre adeguatamente i costi della politica e in particolare di
operare un netto taglio ai sontuosi “stipendi” dei consiglieri. Resta un
miraggio l’obiettivo di piena trasparenza che meritano i cittadini lombardi
nella gestione dei rimborsi delle spese per l’esercizio di mandato.
Ancora lunedì la
proposta che circolava al tavolo era quella elaborata dalla Giunta: 6.600 euro
lordi di indennità di carica, più 4.500 euro netti di rimborso delle spese a
forfait, più eventuale indennità di funzione fino a 2.700 euro lordi.
Si tratta di un allineamento al tetto massimo previsto
dai provvedimenti del Governo Monti, con un “ritocchino” al rialzo, rispetto
alle condizioni attuali, ai rimborsi spese in regime forfettario, al quale
maggioranza e parte dell’opposizione sembrano tenere particolarmente. In regime forfettario significa che i
consiglieri non dovranno preoccuparsi di esibire gli scontrini e le fatture delle
spese sostenute nello svolgimento dell’attività politica per ottenere il
rimborso.
Insomma, i
consiglieri regionali seduti a quel tavolo vorrebbero intitolarsi un bonus
travestito da rimborso spese per discostarsi il meno possibile dai trattamenti
percepiti fino ad oggi, sfruttando i “margini di manovra” concessi dai
provvedimenti del Governo Monti, al pari di quanto è già successo in molte
altre Regioni.
Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle della
Lombardia, che nei giorni scorsi ha pubblicato le impressionanti buste paga,
relative ad un mese e mezzo di attività, dei consiglieri, ha indicato la
strada: cinquemila euro lordi, rimborso delle spese effettivamente sostenute
nell’attività politica dietro presentazione di un rendiconto pubblico, scontrino
per scontrino per un tetto massimo di 3.000 euro.
Queste sono parte delle proposte che verranno contenute
nel Progetto di Legge che il Movimento 5 Stelle porterà nella commissione
consiliare competente.
Abbiamo già accantonato 100 mila euro dei cittadini dai
nostri stipendi che attendono di rientrare nelle casse della Regione per essere
assegnati ad un fondo per il microcredito da destinare alle piccole imprese.
Ma c’è di più: i fondi per il funzionamento e per la
comunicazione dei gruppi consiliari avanzati dalla scorsa legislatura ammontano
a più di 5 milioni e mezzo di euro… Che fine farà questo tesoretto? Noi
proponiamo di restituirlo ai cittadini tramite il microcredito alle piccole
imprese… i partiti accetteranno la nostra proposta?
Gruppo Consiliare
Movimento 5 Stelle Lombardia