IN RICORDO DI LUCIANA
“Diciamo dunque piccole cose circa i
suoi grandi meriti; poche cose per quel che riguarda i suoi moltissimi pregi”.
Con
le parole con cui Cassiodoro Senatore descrive la regina Amalasunta (Variae, 11, 1, epistola del 533 d. C.)
Stefania Pietrini, docente di Storia del diritto romano e di Diritto penale romano all’Università di
Siena, ha ricordato la figura di Luciana Fortina il giorno della presentazione
del libro dedicato a quest’ultima. La manifestazione si è tenuta il 5 luglio
scorso presso l’Aula delle Colonne dell’Università di Siena a Grosseto.
E’
riduttivo dire che Luciana Fortina è stata insegnante di lettere a Grosseto per
tutta la sua vita lavorativa. Quella era la sua attività, ma l’amore per la
cultura l’ha fortemente inserita nella vita reale, sociale e politica; la
passione per il teatro l’ha portata a essere partecipe di rappresentazioni, non
a livello dilettantesco; e a studiare autori e partecipare a convegni
pirandelliani.
Luciana
era una donna “prepotente” e schiva nello stesso tempo; sapeva inserirsi nei
vari contesti in modo partecipativo e coinvolgente, ma sempre con quella dose
di umiltà che la portava a essere l’amica di tutti coloro con cui poteva
dibattere.
Il
libro, Scritti in ricordo di Luciana
Fortina, ultimo titolo della Collana di Scienze sociali, diretta da Stefano
Berni per l’editore Pagnini di Firenze - e curato da Gianni Bernardini,
Alessandra Borghi Veronica Fanciulli e Giovanna Luzzetti -, è composto di saggi
che toccano la maggior parte degli interessi della stessa Luciana Fortina, e
che “mirano a corrispondere agli aspetti di una ‘cultura presa sul serio’ “.
Venerdì
15 novembre, a Firenze, presso la libreria Salvemini, viene presentata questa Collana.
I libri di questa Collana, come tutti quelli editi dall’editore Pagnini, si
possono trovare nelle maggiori librerie in tutta Italia, o essere ordinati
direttamente all’editore; soprattutto vengono diffusi dalla Casalini libri online
di Fiesole, che distribuisce agli enti culturali nel mondo.
La collana è stata
voluta da Stefano Berni, autore di vari saggi filosofici. Ha avuto inizio
proprio con un libro dello stesso Berni Epigoni
di Nietzsche, in cui l’autore cerca i dimostrare l’attualità delle tesi
nietzschiane a proposito del metodo genealogico, dell’ermeneutica e di altri
aspetti del pensiero, in un inedito confronto con autori come Dilthey,
Heidegger, Foucault.
Giuseppe
Panella, professore alla Normale di Pisa, Jean-Jacques
Rousseau e la società dello spettacolo: un’analisi del Rousseau
autobiografico e politico per trovarne spunti nella filosofia e politica
contemporanea.
Rompe,
in un certo senso, la linea filosofica classica il saggio di Gianni Bernardini,
autore interessato a varie “dimensioni” linguistiche, Le élites dell’ignoranza. Le
conseguenze dell’incultura nell’agire sociale. Chi va a votare? Con quale
cognizione ci si accosta alle elezioni? Quanti sanno quello che fanno?
Antonio
Camerano, attento al problema delle generazioni future, Erranza delle etiche. Responsabilità e generazioni future: il rapporto
tra obblighi morali attuali e futuri; le scelte di pensiero e di comportamento
per chi verrà dopo di noi.
Giovanna
Luzzetti