Poeti
I MIEI POETI PREFERITI
Leopardi, per aver respirato
fino all’ultimo l’infinito.
Saba, per essere stato onesto con tutti
anche con se stesso.
Ungaretti, per aver cercato l’immenso
in una parola sola.
Sereni, il più grande Poeta
del silenzio creativo.
Pasolini
Penna, che ha scontato la vita scrivendo.
Pasolini, per la sua lettera al Papa
e le sue Eresie.
Caproni, per aver raccolto tutte le parole
in fuga dall’anima mia.
Roversi, per aver scritto
un libro che non c’è.
Rimbaud, perché gioca a scacchi con Duchamp.
Apollinaire, perché amava l’Arte.
Withman, perché s’addormentava tra le foglie.
Celan, per essere sopravvissuto alla Storia.
Pessoa
Rilke, perché ha vissuto dieci anni senza scrivere nulla.
Pessoa, per il suo occhio Giapponese.
Prévert, perché amava la gente.
Borges, perché vedeva solo con l’immaginazione.
Giordano Bruno, perché mi ha dettato
Gli Aforismi Satanici.
De Andrè, perché era un Poeta
che sapeva anche suonare.
E pensare che io
stavo quasi per diventare scrittore.
Donato Di Poce
[Le sinopie sono di Sergio Carlacchini]