SPIGOLATURE
di
Angelo Gaccione
Per Giorgio Colombo.
I disegni che qui pubblichiamo, a prima
vista possono apparire delle bagatelle, delle inezie, un puro gioco per
un piccolo divertimento. Invece no. Questi disegni di Giorgio Colombo (i nostri
lettori ne hanno letto i raffinati scritti per un lungo periodo nelle due
rubriche di arte, e non solo, che ha tenuto su Odissea, fino a che la salute
glielo ha permesso) sono una cosa tremendamente seria. La vicenda umana di
ciascuno di noi è imprevedibile e legata a mille variabili indipendenti dalla
nostra volontà. Accidenti legati all’arbitrarietà del destino, e con la parola destino
ci rassegniamo alla nostra individuale impotenza. Giorgio, con l’ausilio della
consorte Anna Paci che con lui ha condiviso la passione per l’arte e la
creatività in generale, si è impegnato da qualche tempo in un esperimento che lo
sta aiutando a ritrovare non solo la sua abile manualità di disegnatore (per un
periodo della sua vita Giorgio ha disegnato e dipinto, ed è stato allievo di
Felice Casorati), ma a trovare un equilibrio per il suo corpo e la sua mente.
Anna lo stimola mettendogli davanti gli oggetti delle sue composizioni
realizzate con i materiali più diversi, oggetti quotidiani, familiari, e
Giorgio li riprende fissandoli sulla carta col grigio della matita e alcune
tracce di colore. Me lo immagino reclinato sul foglio mentre fissa attentamente
l’oggetto per coglierne ogni dettaglio. Me lo immagino immerso in un silenzio
denso e pacificato. E mentre la mano segue le line e le volute delle forme,
sono certo che egli rivive la ritrovata serenità e spensieratezza del bambino.
Disegni