INFLAZIONE
di Franco Carabelli
L’inflazione è un
fenomeno monetario, non causato dalla quantità di moneta. Ci può essere
inflazione causata da eccesso di domanda quando la capacità produttiva di breve
periodo è pienamente utilizzata (85%) nella definizione di Keynes di breve
periodo (gli investimenti reali allargano o approfondiscono, con il progresso
tecnico, la capacità produttiva data
nel breve periodo ma i beni di investimento nella teoria di Keynes hanno un
periodo di produzione che è più lungo del breve periodo ipotizzato da Keynes. Ovviamente,
si possono importare i beni di investimento che non si è in grado di produrre, ma
questa è un’altra storia. Il lungo periodo nella teoria di Keynes è una
sequenza di breve periodo. Si può avere un’inflazione causata da aumenti nei
salari monetari, un’inflazione causata da un aumento delle materie prime o dei
cereali, un’inflazione da aumento dei margini di profitto, un’inflazione da
cambio, oppure un’inflazione causata da colli di bottiglia nell’offerta
(covid). E un’inflazione causata da una mescolanza di queste cause molteplici. Si
può anche avere un’inflazione in alcuni settori dell’economia e deflazione in
altri (un mutamento non proporzionale nei prezzi relativi dei settori).
C’è anche un’inflazione
da guerra. E anche un’iperinflazione come quella tedesca durante la Repubblica
di Weimar che fu dovuta a un insieme di cause diverse, in parte dovuta alla
stampa di moneta e alla monetizzazione del debito tedesco. Questo è, in breve,
la mia visione delle cause dell’inflazione. Non parlo qui dell’inflazione delle
attività finanziarie, bolle finanziarie, o delle bolle immobiliari.
Vediamo le politiche di
controllo dell’inflazione.
Le banche
centrali possono avere controllo solo sull’inflazione da eccesso di domanda
creando recessione attraverso un aumento dei tassi di interesse. Esse non hanno
un controllo diretto su tutte le altre cause dell’inflazione. Un controllo
indiretto dell’inflazione può essere ottenuto dalle banche centrali usando il
tasso di cambio (esempio dollaro/euro) per controllare l’inflazione importata o
creando disoccupazione per controllare l’inflazione da salari monetari. Non
possono controllare il prezzo delle materie prime o dei cereali, se non creando
una recessione mondiale e un rallentamento della domanda internazionale di
questi beni rari. Nella situazione corrente, le banche centrali (la Fed e la
BCE ma anche tutte le altre banche centrali) stanno cercando di controllare
l’inflazione come se l’inflazione fosse causata da un eccesso di domanda, cosa che
non è. Le banche centrali non hanno strumenti appropriati per controllare le
altre cause dell’inflazione. Perché lo fanno? Per difendere la loro credibilità
di fronte ai mercati finanziari? Causano una bancarotta dei mercati finanziari,
dei fondi pensione, e poi una recessione mondiale, e maggiore disoccupazione
solo per non ammettere che non sanno che cosa fare e non hanno gli strumenti
monetari adatti per agire su queste altre cause dell’inflazione e per difendere
la loro credibilità? Mi sembra una politica monetaria sciagurata. Che fare
allora? Non usare la politica monetaria restrittiva, per controllare
l’inflazione
usare la politica fiscale.