LA SAGGEZZA
DEI LETTORI
Fermatevi
prima che le cose precipitino…
Caro Angelo, se tutte
queste lettere fossero lette dai belligeranti si farebbero un esame di
coscienza e capirebbero che le guerre non sono eterne, mentre i morti e le
rovine resterebbero a testimonianza della loro scelleratezza. Alla fine si
ristabilirà l’equilibrio rotto e tanti si leccherebbero le ferite; poi, ci
vorranno anni e anni per dimenticare le offese.È chiaro a
tutti che ci sono aggressori e aggrediti, però, se viene messo di mezzo
l’orgoglio, ogni tentativo di pace finisce prima di cominciare gli incontri
pacificatori. Fare finta che non sia successo nulla non
sta in piedi: ormai l’odio è entrato nei cuori di chi ha perso qualcuno in
guerra. A quest’ultimo è crollato il mondo addosso: una morte innocente piange
sempre vendetta e l’odio resisterà sotto la cenere. Dirgli porgi l’altra
guancia, non se parla nemmeno; semmai ti risponderebbe occhio per occhio e
dente per dente. Fin quando il torto e la ragione si
fronteggiano, nessuno fa un passo indietro. Chi dei due capi andrebbe dal suo
popolo e direbbe mettiamoci una pietra sopra? Le rovine e i massacri non si
possono cancellare con una spugna. L’offeso
vuole giustizia; l’offensore dice che è stato indotto a dichiarare la guerra
per riavere quello che prima era suo. Come uomo
di strada dico la mia: contendenti fermatevi subito prima che le cose
precipitino e cadiamo in un vortice senza ritorno! Continuare a combattere una
guerra insensata vuol dire aumentare l’agonia di un popolo e nel contempo far
pagare le conseguenze della guerra a coloro che le subiscono diventando sempre
più poveri con le restrizioni, gli aumenti di prezzi e le chiusure delle
aziende. Comunque, è giusto non girare la testa
dall’altra parte e dire che non è un problema nostro. Se un pazzo premesse il
bottone sbagliato, tutta l’umanità sarebbe in serio pericolo. Viviamo su una
polveriera atomica e ciò dovrebbe far ragionare i belligeranti a cercare un
punto d’incontro.Carmine
Scavello
Caro Angelo,