DISERTARE!
Le organizzazioni internazionali chiedono azioni presso le ambasciate bielorusse
il 20 febbraio per protestare contro una possibile entrata in guerra in Ucraina
della Bielorussia e per sostenere gli obiettori di coscienza e i disertori.
No
significa No alla guerra in Ucraina. No alle
truppe bielorusse per la guerra Appello all’obiezione di coscienza e alla
diserzione.
Il diritto
di rifiutarsi di uccidere è un diritto umano, riconosciuto da diverse
istituzioni internazionali per i diritti umani. In Bielorussia, questo diritto
non è riconosciuto. Gli obiettori di coscienza e i disertori sono perseguitati
e incarcerati. Questo ha fatto sì che più di 20.000 giovani non abbiano avuto
altra scelta se non quella di lasciare il proprio Paese e cercare rifugio
all’estero, perché temevano di essere reclutati. La maggior parte di loro
preferisce rimanere vicino alla propria casa - nei Paesi baltici e in Polonia -
e questo comporta un pesante onere per i Paesi che li ospitano. Questi Paesi hanno
bisogno del sostegno dei loro partner nell’UE! Un tale movimento di massa di
obiettori invia anche un forte messaggio alla Russia. La Bielorussia di
Lukashenko è stata finora il più solido alleato della Russia di Putin. Se i
suoi cittadini si rifiutano di partecipare alla guerra, si spera che questo
demoralizzi ulteriormente le narrazioni nazionaliste e militariste anche in
Russia.
No
significa no! Facciamo appello a:
sostenere la campagna “NO
significa NO” di Nash Dom. La campagna invita gli uomini della Bielorussia a
rifiutarsi di entrare nell’esercito o a lasciarlo se sono già in servizio:
Abbiate il coraggio di dire “No” quando vi viene chiesto di partecipare a una
guerra che viola il diritto internazionale e causa morte, sofferenza e
distruzione in un Paese vicino! Sei un eroe se ti opponi, non se diventi un
soldato in questa guerra!
(...)
ai governi
dei Paesi europei istituiscano un corridoio umanitario per gli obiettori di
coscienza e i disertori bielorussi.
di dare
rifugio agli obiettori e ai disertori bielorussi per motivi umanitari, senza
costringerli a una procedura di asilo.
(...)
alla
società civile di tutti i Paesi di esprimere il proprio sostegno agli obiettori
e ai disertori di tutte le parti in guerra. Sostenere la campagna #ObjectWarCampaign
che chiede rifugio e asilo per gli obiettori della guerra in Ucraina.
Partecipa
alla mobilitazione “No significa NO alla guerra in Ucraina” il 20 febbraio!
N.B. La
proposta, in Italia, sarebbe di manifestare, come negli altri Paesi, sotto l’ambasciata
della Bielorussia (a Roma).
CONTATTI
Alexia Tsouni, European Bureau for Conscientious Objection (EBCO), ebco@ebco-beoc.org, www.ebco-beoc.org (English, Greek)
Semih Sapmaz, War Resisters’ International (WRI), semih@wri-irg.org, www.wri-irg.org (English, Turkish)
Zaira Zafarana, International Fellowship of Reconciliation (IFOR), zaira.zafarana(at)ifor.org, www.ifor.org (English, Italian)
Rudi Friedrich, Connection e.V., office@Connection-eV.org, www.Connection-eV.org (English, German)
Ukrainian Pacifist Movement: shelya.work@gmail.com (English, Ukrainian, Russian)
Olga Karatch, Nash Dom, olga.karatch@gmail.com (English, Belarusian, Russian)
Christine Schweitzer, Bund für Soziale Verteidigung, Christine Schweitzer, schweitzer@soziale-verteidigung.de (English, German)