DRIZZIAMO LE ANTENNE!
di Associazione di volontariato Idra
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Drone sulla conigliera...
Quanto
è saggio lasciare i ‘signori delle guerre’ allarmare le popolazioni indisturbati?
Attacco elettronico malevolo nei cieli della
Bulgaria all’aereo della presidente della Commissione Europea in procinto di
atterrare… salvo successiva smentita del ministro dell’interno bulgaro. del
primo ministro, e di più esperti di navigazione aerea.
Un drone-esca senza esplosivo, un quasi-giocattolo
rappiccicato col nastro isolante, finito miracolosamente intero su una gabbia
di conigli polacchi senza scalfirla, dopo aver attraversato le chiome folte di
un abete senza spezzare un ramo, un viaggio di parecchie centinaia di km sulle
spalle, improbabile per questo tipo di dispositivi…
Mig paventati fuori rotta nei cieli estoni del
Baltico, promessa sinistra di intenzioni imminenti di invasione! Ma… e le prove?
Solo alcuni - questi - dei più recenti tentativi
di costruire nell’immaginario collettivo fantasmi di attacchi allo spazio aereo
della Nato. Escalation! Provocazione! Minaccia! Obiettivo fin troppo scoperto: suscitare
nelle popolazioni sentimenti di allarme che le spingano a ingoiare la medicina
amara e mortale del riarmo, a spese di sanità, scuola e ambiente.. Un gioco
lugubre vecchio quanto il mondo.
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Drone sulla conigliera... |
Drone su conigliera... |
Riusciranno i nostri eroi a portare il piano a compimento?
In tempi di giornalismo indipendente, quando scrivere era qualcosa diverso dal copia-incollare, quando la cronaca era frutto di attività di ricerca, studio e verifica, bufale architettate in modo così maldestro sarebbero state sepolte in ventiquattr’ore sotto fragorose risate catartiche.
Oggi invece l’informazione dominante nell’Occidente Liberale e Democratico, magari all’occasione Sovranista, appare generalmente incline a riprodurre le narrative dei Palazzi. E i loro contenuti ‘passano’ e ‘ripassano’ senza contraddittorio, quando non di sola facciata.
È compito allora dei singoli, e delle associazioni dedicate come la nostra, non fermarsi alle notizie sovvenzionate, ma allargare il campo delle fonti, coltivare la capacità di ascolto, osare elaborare un pensiero autonomo e condividere i risultati.
Si può farlo in tanti modi.
Praticarlo anche per strada è uno di questi. Un lavoro da formichina. Ma ha il vantaggio di restituire al contatto diretto, fisico, il piacere della scoperta, della conoscenza, dell’approfondimento.
Proseguono così a Firenze i ‘dialoghi in strada’, martedì 23 settembre, dalle 15 alle 17, fra Santa Trinita e Santa Maria Novella intorno ad alcune domande cruciali sui protagonisti del discorso pubblico contemporaneo, nel mondo della politica e della comunicazione: