ABBIAMO VISTO E
ABBIAMO SAPUTO
di Angelo Gaccione
Nessuno, uomo o donna di questo tempo, può accampare scuse. Nessun uomo o
donna di questo tempo può dire di non aver visto e saputo. A nessun uomo o
donna di questo tempo è dato lavarsi la coscienza. Può darsi che la guerra
nucleare che Stati e Governi stanno “volonterosamente” preparando ci cancellerà
tutti e non rimarrà memoria della vergogna di questo tempo infame, ma se a
breve non dovesse accadere, nessuno, davanti al genocidio del popolo
palestinese scientemente organizzato dal governo dello Stato criminale di
Israele, potrà dire di non aver visto e saputo. Tutti abbiamo visto e saputo
che uno Stato criminale chiamato Israele, ha preparato scientemente la
distruzione, ha organizzato scientemente il genocidio, ha fatto la guerra ad
anziani, donne, bambini inermi sterminandoli senza colpa alcuna; ha bombardato
scientemente medici, ospedali, case e scuole. Ha scientemente affamato esseri
umani inermi, li ha deprivati di cibo e di acqua, ha fatto il deserto ovunque
il suo criminale esercito ha messo piede, ha devastato alberi e colture, ha
annientato tutto e li ha costretti a diventare miseri, ad elemosinare una
manciata di cibo e un sorso di acqua.
Questo Governo e questo Stato criminale, appoggiato dalla Nazione più
guerrafondaia della storia del Novecento in poi: gli Stati Uniti d’America, ha
commesso una sola dimenticanza: non ha impresso sulle carni di questi esseri
umani il numero di matricola che i nazisti avevano impresso ai prigionieri dei
campi di sterminio. Erano un numero questi esseri umani nella mente del Governo
e dello Stato criminale di Israele, un numero da cancellare dalla faccia della
terra, e lo hanno cancellato.
I responsabili non ne hanno sentito il peso e
l’orrore, ed hanno continuato come se niente fosse, a recarsi nelle loro
sinagoghe, a pregare davanti al Muro del Pianto, a battersi il petto per il loro
Dio con le mani sporche di sangue. Pregavano e massacravano con la stessa
disinvoltura, e con la stessa disinvoltura ordinavano al loro esercito
di eseguire il genocidio, di fare il deserto intorno a loro.




