ICAN Premio Nobel per
la Pace 2017
A cura di
Disarmisti esigenti , WILPF
Italia, No Guerra No NATO, Energia Felice, LDU, Fermiamo chi scherza col Fuoco
atomico (Campagna OSM-DPN), PeaceLink, IPRI-CCP, Città Verde - premi Nobel per
la pace 2017
Dopo il
Nobel rilanciamo il disarmo nucleare respingendo i diktat NATO contro
un"Trattato che non si ha da fare"
Noi, promotori della Campagna
“Bando delle armi nucleari: l'Italia ratifichi”, che annovera gruppi terminali
italiani di ICAN appena insignita del Premio Nobel per la pace, (vai sulla petizione on-line: www.petizioni24.com), siamo, da questo
riconoscimento, impegnati, con ancora più determinazione e responsabilità, per
il disarmo nucleare nel mondo e quindi anche in Italia. Sulla situazione
italiana dobbiamo valutare un fatto politico tanto rilevante quanto negativo:
alla Camera dei deputati è stata approvata il 19 settembre scorso, a grande
maggioranza (296 contro 72 e 56 astenuti), una mozione della maggioranza
parlamentare imperniata sul PD. È l'atto di indirizzo che ha ricevuto il parere
favorevole del governo ed è stata approvata proprio il giorno prima che il
Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, adottato da una Conferenza ONU
il 7 luglio 2017, venisse aperto alla firma alle Nazioni Unite, concretizzando
finalmente - come attesta anche il Nobel ricevuto da ICAN, un percorso
credibile verso la liberazione della minaccia della guerra atomica, che può
essere scatenata persino per errore. E proprio il giorno prima che il Consiglio
della NATO dichiarasse, in contemporanea (quindi il 20 settembre), e nella
sostanza, che "questo Trattato non si ha da fare". La mozione citata
impegna il governo a «continuare a perseguire l'obiettivo di un mondo privo di
armi nucleari attraverso la centralità del Trattato di non-proliferazione
(TNP), valutando, compatibilmente con gli obblighi assunti in sede di Alleanza
atlantica e con l'orientamento degli altri Alleati, la possibilità di aderire al Trattato per
vietare le armi nucleari». Con tutta franchezza, riteniamo tale presa di
posizione una cortina fumogena per nascondere il fatto che l’Italia è accodata
al crescente riarmo nucleare USA/NATO ospitando, per giunta in violazione della
lettera di vari articoli del TNP, le bombe nucleari Usa B-61 che dal 2020
saranno sostituite dalle ancora più pericolose B61-12.
La vera
posizione del governo Gentiloni è emersa il giorno dopo quando, come abbiamo
già ricordato, attraverso il Consiglio Nord-Atlantico di cui fa parte insieme
agli altri 28 governi della NATO, ha respinto in toto e attaccato il Trattato
ONU. Ma noi, organizzazioni ed attivisti disarmisti, non demordiamo con la
nostra mobilitazione e pressione di base per il disarmo nucleare (e per la
ratifica italiana del bando delle armi “atomiche”): siamo ben consapevoli che
il popolo italiano ripudia in grande maggioranza il rischio atomico in tutte le
sue forme e lo ha dimostrato nel corso del tempo anche con due referendum
stravinti sul cosiddetto "nucleare civile".
Queste
valutazioni le porteremo nelle sedi internazionali, alle prime due scadenze
fissate nel nostro calendario politico internazionale: il Forum sociale
mondiale antinucleare di Parigi (dal 2 al 4 novembre prossimo venturo) e la COP
23 di Bonn (dal 6 al 17 novembre): vorremmo che quest'ultimo consesso ONU non
dimenticasse l'intreccio tra minaccia nucleare e minaccia climatica!
Disarmisti esigenti , WILPF
Italia, No Guerra No NATO, Energia Felice, LDU, Fermiamo chi scherza col Fuoco
atomico (Campagna OSM-DPN), PeaceLink, IPRI-CCP, Città Verde - premi Nobel per
la pace 2017
Per Info e Contatti:
segreteria organizzativa c/o WILPF ITALIA Giovanna Pagani (cell.
320-1883333) -Antonia Baraldi Sani
(cell. 349-7865685) Email gioxblu24@gmail.com - antonia.sani.baraldi@gmail.com
E
commissione di coordinamento adesioni
Alfonso
Navarra DISARMISTI ESIGENTI
www.disarmistiesigenti.org
cell. 340-0736871 email alfiononuke@gmail.com
Giuseppe
Padovano NO GUERRA NO NATO
www.change.org
cell. 393-9983462 email giuseppepadovano@tiscali.it