CETA: democrazia sotto attacco.
Il
CETA è il cavallo di Troia del TTIP!
di Federica Ferrario – Greenpeace
Il CETA, il Trattato di libero scambio tra Unione
Europea e Canada (meno conosciuto del TTIP ma altrettanto pericoloso) rischia
di essere approvato senza il voto dei Parlamenti Nazionali. Tutto questo grazie
all'iniziativa del Governo Italiano e del Ministro Calenda, che sono pronti a
rinunciare alla verifica parlamentare di 28 Paesi dell'Unione Europea.
Se il CETA verrà
approvato, le multinazionali avranno quello che chiedono da tempo: un mezzo
potente per aggirare gli standard europei in materia di sicurezza ambientale e
alimentare. Una delle clausole presenti nel Trattato prevede infatti la
possibilità per le aziende ci citare in giudizio i Governi che prendono
decisioni "lesive" dei loro interessi privati.
Che dietro il CETA si
nasconda il TTIP lo dicono i numeri: circa 42.000 multinazionali americane
presenti in Europa hanno una succursale in Canada! Il CETA è, a tutti gli
effetti, il cavallo di troia per far arrivare il TTIP in Europa, e DOBBIAMO
AGIRE SUBITO!
Twitta a Renzi e Calenda
per chiedere di fermare il CETA!
Il CETA é il preludio del
TTIP E VA FERMATO SUBITO.
NON ABBASSIAMO LA GUARDIA!
SCRIVI A CALENDA E RENZI!
INVIA IL TWEET
L’Iter di approvazione del
CETA dovrebbe prevedere una ratifica da parte dei Parlamenti nazionali, ma
secondo le recenti dichiarazioni del Ministro dello Sviluppo Economico Calenda,
l’Italia sarebbe pronta a rinunciare a questa verifica parlamentare nazionale. Tutto
questo è antidemocratico!
Il 15 Giugno il Ministro
Calenda parteciperà ad una audizione parlamentare su questo tema, e noi
vogliamo far sentire la nostra voce. Facciamo arrivare al ministro tutti i
nostri messaggi via Twitter e non potrà ignorare la protesta di migliaia di
persone!
COPIA e INCOLLA QUESTI
POST
.@Carlocalenda
@matteorenzi La democrazia non si svende! Vogliamo il #CETA al vaglio dei
Parlamenti Nazionali! #StopCETA #StopTTIP
.@Lauraboldrini
@PietroGrasso vogliamo verifica parlamentare per il #CETA! A rischio democrazia
e standard di sicurezza #StopCETA #StopTTIP