CAMBIAMENTI CLIMATICI: L’URGENZA È ORA
APPELLO AL SINDACO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO
GIUSEPPE SALA
Vorremmo
farle presente un tema al quale noi teniamo molto e di cui si sente poco
parlare: il tema dei cambiamenti climatici. Il pianeta ci sta mandando dei
messaggi allarmanti: ghiacciai che si sciolgono, il mare che si innalza, regioni
del Bangladesh già sommerse, soppressione di campi coltivati, distruzione della
biodiversità, di specie animali e vegetali, diminuzione dell’acqua potabile,
cicloni che distruggono, siccità che provocano milioni di profughi africani.
Tutto perché in questi duecento anni, dalla rivoluzione industriale in poi, abbiamo
estratto e bruciato carbone, petrolio, gas in quantità enormi, contribuendo
alla formazione di gas serra che provocano il riscaldamento della terra. A
dicembre 2015 si è tenuta a Parigi la conferenza sul clima COP21, in cui il governo
italiano ha sottoscritto impegni per contenere l’aumento della temperatura
media del pianeta di 1,5 °C, ma i livelli di emissioni continuano a crescere,
anche in Italia. Se abbiamo a cuore “la casa comune” e la vita di tutti gli
esseri futuri non abbiamo più tempo, perché l’URGENZA si sta trasformando in
EMERGENZA.
A nostro parere occorre
che i governi comunali diano l’esempio e premano perché il governo centrale
firmi e attualizzi gli accordi Cop 21 di Parigi e cioè abbassi drasticamente le
emissioni di CO2 e degli altri gas nocivi. Milano può e deve con più vigore
dare l’esempio, partendo dai lati positivi raggiunti in questi anni. A nostro parere occorre:
FARE
UN PIANO PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE:
° creare le
condizioni , con l’ aumento dei mezzi di trasporto pubblico e delle possibilità
di parcheggio, per estendere “l’area C” al
fine di combattere l’inquinamento dell’aria;
° migliorare
il collegamento con i Comuni limitrofi (aumentare le corse, costruire le linee
che sono in programma da anni, come ad es. il prolungamento della MM2 da
Cologno a Vimercate, e introdurre una tariffazione più equa);
° aumentare il bike
sharing e il car sharing anche in periferia;
° ridurre la velocità
degli autoveicoli in città;
° far rispettare i vincoli
già imposti;
° adottare agevolazioni
tariffarie concordate con le aziende di trasporto pubblico;
° favorire l'auto
elettrica con incentivi e sgravi fiscali anche da parte del Comune;
° diffondere piazzole per
la ricarica delle batterie con l'uso di tettoie fotovoltaiche;
° aumentare e raccordare
tra loro le piste e le corsie ciclabili.
RIDURRE
IL CONSUMO DI ENERGIA rispettando gli impegni formali già presi col PAES (Piano
d’Azione per l’Energia
Sostenibile):
° incentivare la
riqualificazione energetica delle case per eliminare le dispersioni e
ottimizzare i consumi;
° controlli sui caminetti,
sulle stufe a legna e sulle caldaie a gasolio assai inquinanti;
° detrazioni fiscali a chi
introduce negli edifici le caldaie a condensazione, le pompe di calore, la cogenerazione e la
trigenerazione ad alta efficienza, gli impianti geotermici;
° bene ha fatto il Comune
a munire l’illuminazione pubblica di parecchie strade con lampioni Led , ma occorre
ridurre drasticamente i combustibili fossili incentivando l’energia alternativa
con pannelli solari e fotovoltaici;
° sanzionare lo spreco
energetico dovuto alle porte aperte dei negozi e centri commerciali;
° vietare la circolazione
a partire dal 2020 dei Suv e dei diesel euro tre, dannosi per ragioni
climatiche e per le emissioni di polveri sottili cancerogene;
° la Città Metropolitana
Milanese potrebbe aderire alla campagna “ divestitaly “ (Sito:
http://www.divestitaly.org),
che propone di ritirare i propri investimenti da quei soggetti che operano nel settore
dell’estrazione e della commercializzazione dei combustibili fossili, il cui
utilizzo rappresenta una delle cause principali dei cambiamenti climatici di
origine antropica. Città come Stoccolma, Uppsala, Copenaghen, Oslo, Parigi
hanno disinvestito per indurre le industrie a mantenere sotto terra le riserve
di carbone e lignite. Continuare LA RACCOLTA DIFFERENZIATA a Milano, riducendo
ancora di più gli sprechi, disincentivando la politica nazionale dell’incenerimento
rifiuti che si è appurato essere causa di malattie, ma soprattutto prendendo
accordi per mettere in atto esperienze di riduzione dei rifiuti e degli
imballaggi alla fonte, ad es. nel settore della grande distribuzione
commerciale;
Utilizzare il PIANO
STRATEGICO METROPOLITANO per:
AUMENTARE
IL VERDE, applicando nell’ambito metropolitano gli standard che erano stati previsti dalla prima legge
urbanistica regionale, la LR 51/75, che fissava 26,5 mq/abitante di standard di quartiere, di cui il 50% a verde (attualmente, invece, la L.R. 12/2005,
approvata da una giunta Formigoni/Lega, ha riportato gli standard ai minimi di
18 mq/abitante) e realizzando in Milano i grandi piani di trasformazione urbana
che prevedono 15 mq/abitante di parchi urbani territoriali e 2,5 mq di servizi
generali. Sarebbe davvero opportuno per la Città Metropolitana Milanese progettare
un sistema continuo di parchi, boschi, oasi, orti, giardini sulle aree dismesse
a partire da quelle degli scali ferroviari;
RIQUALIFICARE
SCUOLE E QUARTIERI POPOLARI: la Città metropolitana dovrebbe partire dalla ristrutturazione delle
scuole e delle case dei quartieri popolari che necessitano di interventi
urgenti per farne degli edifici modello di efficienza energetica, oltreché
completamente bonificati dall’amianto;
AZZERARE
IL CONSUMO DI TERRITORIO, rinunciando a qualsiasi forma di condono e
consentendo nuove costruzioni solo in
parte di aree dismesse o comunque già cementificate. IL TERRITORIO, che racchiude
in sé la fonte di ogni bene indispensabile alla vita, non va sfruttato come una
risorsa a buon mercato, come fanno gli speculatori e i capitalisti della “new
economy” e gli incoscienti consumisti, ma va rivalutato (vedi rapporto ISPRA
-Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - del 2016 sul consumo
di suolo in Italia).
Riguardo
al Bene Comune Acqua, bene ha fatto il Consiglio Comunale a eliminare l’acqua
in bottiglia durante le
proprie riunioni, ma occorre fare una grande opera di propaganda perché anche i
cittadini bevano l’acqua di rubinetto, che a Milano è di buona qualità,
controllata giornalmente, sempre disponibile; acqua che costa poco ed evita di
produrre tonnellate di rifiuti da smaltire. Inoltre bisogna mettere in sicurezza
l’acqua della Città Metropolitana dalla PRIVATIZZAZIONE, unendo in un’unica
GRANDE AZIENDA PUBBLICA l’acqua della città gestita da MM e l’acqua dell’ ex territorio
provinciale gestita da Cap Holding. A2A incombe.La Città Metropolitana
milanese potrebbe fare una grande opera di EDUCAZIONE AMBIENTALE,
diffondendo via mail, con
lettere, con opuscoli, con lezioni universitarie in tutti i Municipi, la
cultura della prevenzione, riduzione, recupero, riuso, riciclaggio, scelta dei
prodotti a km. zero, la propaganda dell’acqua di rubinetto e dei Gruppi d’
Acquisto Solidale e aprendo sportelli informativi sul risparmio e
sull’efficienza energetica. Naturalmente la città
metropolitana deve chiedere incentivi al governo. Come si sono trovati i soldi
per l’Expo e per le autostrade, si devono trovare, a maggior ragione, per combattere
i cambiamenti climatici. Per esempio lo Stato potrebbe chiedere soldi alle
grandi industrie di fossili, alle grandi industrie agroalimentari che hanno
inquinato e continuano ad inquinare, introdurre una imposta sulle transazioni finanziarie,
eliminare i sussidi per le compagnie di carburanti fossili. Il motto dovrebbe
essere CHI INQUINA PAGA: quindi imposte elevate sugli edifici residenziali,
commerciali e del terziario, che sono i principali consumatori di energia.
Il Comune di Milano, a
nostro parere, può e deve diventare un Comune pilota nella lotta ai cambiamenti climatici,
prendendo esempio soprattutto da città come Basilea, Berna, Zurigo, Lucerna,
che hanno fissato obiettivi di consumo energetico pro capite per arrivare a un
sistema sostenibile dal punto di vista ambientale. Ogni città che aderisce a
questo progetto viene certificata come CITTA’ DELL’ENERGIA avente l’obiettivo
di portare le emissioni a 1 tonnellata di CO2 pro capite/ anno entro il 2100.
Auspichiamo che il sindaco
della Città Metropolitana di Milano abbia chiaro che il tema dei cambiamenti climatici
è drammatico, urgente e non procrastinabile e che, quindi, il piano strategico
metropolitano attui tutte le proposte sopra descritte.
Vorremmo che il sindaco
della Città Metropolitana di Milano proponesse una grande opera di cultura e di
educazione ambientale. Noi gruppi, associazioni,
cittadini/e ci mettiamo a disposizione per un incontro/dibattito con l’amministrazione su
questi temi, in modo da contribuire a questo grande lavoro di educazione
ambientale. Vorremmo, da ultimo, che il Consiglio Comunale di Milano e il Consiglio
Metropolitano prendessero posizione contro l’approvazione dei trattati
internazionali TISA e CETA, dannosissimi per il territorio, l’ambiente, la
salute e i diritti di cittadini e cittadine. Contro il TTIP il Consiglio
Comunale di Milano si è già espresso il 26 gennaio 2015.
Cordialmente
Coordinamento Nord Sud del Mondo
Associazione per i diritti umani
Associazione Le radici e le ali
Associazione Costituzione e Beni Comuni
Centro Nuovo Modello Sviluppo
Comitato Milanese Acqua
Comitato Proteggiamo il monte Stella
EffeRossa PCI Maria Carla Baroni"
Associazione Carugate in movimento
Vivi e progetta un’altra Milano
ECOISTITUTO della Valle del TICINO Onlus
Kronos Milano
MAG 2 Finance Milano
Anna Polo, agenzia stampa Pressenza
ACU-Associazione Consumatori Utenti
Associazione Società Sostenibile (Asos)
Comunità per lo Sviluppo Umano Ahimsa di Milano
Redazione del giornale “Odissea” Milano
Don Angelo Casati
Aderiscono i seguenti cittadini:
Cristina Agosti,
Mario Agostinelli – già segretario CGIL Lombardia,
Barbara Aiolfi – Mag2 Finance,
Daniele Barbieri - blogger db,
Evasio Beduzzi,
Mariangela Beretta- gruppo S. Vincenzo di S. Francesco
al Fopponino,
Camillo Boni,
Franco Boni,
Luciana Bordin,
Luciana Borriero,
Franco Calamida - Costituzione Beni Comuni ,
Daniela Campiotti- Anpi porta Genova,
Sandra Cangemi – Coordinamento Nord Sud del Mondo,
Paola Ciardella Gozzini - Milano in Comune,
Massimo Cighetti ,
Luisa Congiu,
Maia Cornacchia,
Stefano Costa
Roberto Cuda- Coordinamento Nord Sud del Mondo ,
Maria D’Angelo,
Donatella De Col - Comitato Proteggiamo il Monte
Stella ,
Andrea De Lotto - maestro elementare,
Rose Marie De Songa,
Laura Donati,
Vito Empirio,
Rossano Gelosini,
Andrea Giorcelli,
Gabriella Grasso,
Francesco Graziani,
Elio Leonida ,
Oreste Magni - Ecoistituto della valle del Ticino
Biancamaria Manzini,
Raffaella Manzo,
Ezio Marano - Associazione Società Sostenibile,
Santino Filippo Masi- zona 8 solidale,
Stefano Masson,
Rolando Mastrodonato - "Vivi e progetta un'altra
Milano” ,
Gabriella Michelutti,
Ersilia Monti- Coordinamento Nord Sud del Mondo,
Alfonso Navarra – Kronos Milano,
Amalia Navoni – Coordinamento Nord Sud del Mondo,
Eugenia Omodei Zorini,
Anna Orlandi,
Daniela Radaelli,
Massimo Reale,
Teresa Resegalli ,
Luigi Rilletti,
Sergio Rilletti,
Pierluigi Rossi- presidente cooperativa Labriola,
Aldo Sachero,
Domenica Scelsi,
Giuseppa Silicati,
Maria Grazia Silvestro- Comunità per lo Sviluppo Umano
Ahimsa di Milano
Anita Sonego – presidente Casa delle Donne,
Veronica Tarozzi- Associazione Società Sostenibile
Daniela Varisco - Carugate in movimento,
Giancarla Venturelli,
Pierluisa Venturelli,
Nello Vescovi
Per contatti
Amalia Navoni- Coord Nord
Sud del Mondo tel 02.38002691 amalia.navoni@fastwebnet.it
Sandra Cangemi- Coord Nord
Sud del Mondo cell 3357745510 sandra.cangemi@yahoo.it
Ersilia Monti - Coord Nord
Sud del Mondo cell 3332044346 ersilia.monti@livecom.it