Presidio
alla base Usa di Camp Darby:
«Basta
essere un territorio di guerra»
di Manlio Dinucci
Mentre era in corso a
Roma la parata militare ai Fori Imperiali, davanti a Camp Darby si è svolto
ieri l’importante presidio promosso dalla Campagna territoriale di resistenza
alla guerra, lanciata nell’area Pisa-Livorno, una delle zone più militarizzate
d’Italia.
Camp
Darby – spiega il documento del gruppo promotore (ad adesione individuale) – è
la base logistica dell’Esercito Usa che rifornisce le forze terrestri e aeree
statunitensi nella regione mediterranea, africana, mediorientale e oltre. Nei suoi 125 bunker vi è l’intero
equipaggiamento e munizionamento di due battaglioni corazzati e due di fanteria
meccanizzata. Vi sono stoccate anche enormi quantità di bombe e missili per
aerei. Non si esclude che vi possano essere anche bombe nucleari. Da qui sono
partite le armi usate nelle guerre Usa/Nato contro l’Iraq, la Jugoslavia e la
Libia. Il collegamento tra la base Usa e
il porto di Livorno, attraverso il Canale dei Navicelli recentemente allargato,
verrà ulteriormente potenziato costruendo una linea ferroviaria che permetterà
il transito di maggiori carichi di armi ed esplosivi, mettendo ancora più a
rischio gli abitanti della zona. Le armi vengono inviate soprattutto in Medio
Oriente – per le guerre in Siria, Iraq e Yemen – ora anche per mezzo di grandi
navi Usa che fanno scalo ogni mese a Livorno.
Quello di Livorno è porto nucleare, dove possono approdare unità
militari a propulsione nucleare e anche recanti armi nucleari a bordo.
A
queste infrastrutture si aggiunge l’Hub aereo nazionale delle Forze armate,
nell’aeroporto militare di Pisa, da cui transitano uomini e mezzi per le missioni
militari all’estero.
L’aeroporto,
che prima aveva un ruolo tattico circoscritto al territorio nazionale, ha
assunto un ruolo strategico, proiettato nei teatri operativi fuori dal
territorio nazionale.
Dall’Hub
aereo di Pisa transitano anche materiali militari della limitrofa base di Camp
Darby.
Sempre
a Pisa vi è il Comando delle forze speciali dell’esercito (Comfose), costituito
alla caserma Gamerra, sede del Centro addestramento paracadutismo.
Attraverso
l’Hub aereo nazionale, i commandos delle forze speciali e i loro armamenti
vengono inviati nei vari teatri bellici per operazioni segrete, condotte con
forze speciali Usa/Nat0. La lotta contro la guerra che ci danneggia e minaccia
sempre più – sottolineano i promotori della Campagna – deve partire dalla lotta
per la smilitarizzazione del nostro territorio.
Prima
iniziativa della Campagna, la protesta il 21 maggio contro il Pisa Air Show nel
quale, insieme alle Frecce Tricolori, si sono esibiti di fronte a 100mila
spettatori i caccia Tornado ed Eurofighter, usati nelle guerre contro l’Iraq,
la Jugoslavia e la Libia.
Un
Eurofighter costa (con denaro pubblico) oltre 100 milioni di euro e circa 40
mila euro per ogni ora di volo, l’equivalente del salario lordo annuo di un
lavoratore.