UNA
VITA PER L’ARCHITETTURA
di Alida Airaghi
Carla Tagliaferri
Carla Tagliaferri |
Con
il sottotitolo: Una vita
per l’architettura. Una vita… un sogno… una realtà”,
è uscito presso le edizioni Arcolibri (pagine 402 € 15) il corposo volume
autobiografico di Carla Tagliaferri L’architettura di una vita. Architetta,
pittrice, progettista, docente universitaria, Carla Tagliaferri (Verona, 8
marzo 1933) ha costruito tutta la sua esistenza con la consapevole solidità, la
feroce dedizione e l’ambiziosa utopia di una realizzazione ideale, rispettosa
della propria individualità e dell’ambiente in cui si è via via inserita,
colorandola con le tinte intense e vivaci che utilizza nei quadri e negli
arazzi.
A partire dalla sua data di
nascita, un otto marzo di novantuno anni fa (omaggio al proprio dichiarato e
convinto femminismo, testimoniato dall’adesione come membro onorario alle
associazioni Fidapa e Soroptimist, e dai numerosi riconoscimenti ricevuti per
il suo impegno nei riguardi dell’empowerment delle donne), Carla Tagliaferri
sembra aver scelto l’architettura come espressione artistica e civile capace di
incidere più di altre forme culturali sulla realtà circostante, attraverso la
possibilità di edificazione e trasformazione concreta del territorio e
dell’habitat umano. Cresciuta in una famiglia colta della borghesia veronese,
laureata a Venezia nel 1960, assistente di Bruno Zevi prima allo IUAV di
Venezia e poi alla Sapienza di Roma, in seguito docente in entrambe le
università e per la Comunità Europea, ha frequentato e collaborato con nomi di
assoluto rilievo internazionale, concentrando i suoi interessi soprattutto nel
campo dell’architettura ambientale, dell’arredo urbano, dell’edilizia economica
e popolare, della ristrutturazione delle periferie. Si è dedicata con
particolare passione alla progettazione di parchi e giardini in Italia,
Germania e Africa. Oggi risiede in un piccolo comune del lago di Garda, in una
villa disegnata e arredata nei minimi particolari con originalissimo gusto
estetico, dedicandosi con passione a sensibilizzare i concittadini alla
salvaguardia del paesaggio naturale.
Il
volume da poco pubblicato si apre con un’affettuosa rivisitazione del milieu
familiare che l’ha cresciuta ed educata, con gli anni e gli studi giovanili
vissuti tra Verona e Venezia, la traumatica esperienza della guerra e
l’esaltante entusiasmo della ricostruzione post-bellica. L’università a
Venezia, il trasferimento a Roma con incarichi professionali sempre più
prestigiosi e impegnativi, il matrimonio e la maternità: scelte di vita
arricchenti anche nella loro problematicità, nel conciliare la dedizione agli
affetti privati con l’applicazione a un lavoro che negli anni ’60-70 non
incoraggiava la presenza delle donne (soprattutto a livelli dirigenziali!),
diffidando di chi proponesse un pensiero autonomo, anticonformista e
innovativo. Le esperienze vissute negli studi tecnici, nei cantieri, nei
rapporti con le maestranze; le difficoltà e le resistenze patite per vincere i
pregiudizi sessisti delle commissioni esaminatrici e delle imprese edilizie; la
fatica fisica del protrarsi di discussioni e rielaborazioni di progetti già
approvati: tutto ha contribuito a forgiare il carattere, sempre più risoluto,
della giovane professionista.
Carla
Tagliaferri si sofferma orgogliosamente sugli incontri e le amicizie importanti
intessute negli anni romani con le maggiori personalità dell’arte, della
scienza, della politica nazionale e internazionale. La
passione civile che l’ha vista militare nelle file del Partito Socialista -
esponendosi con veemenza nei comizi, affrontando logoranti riunioni di partito,
testimoniando la propria verità riguardo alle morti di Moro e Falcone,
conosciuti di persona -, la portò a essere minacciata direttamente negli anni
bui del terrorismo, al punto da dover vivere sotto scorta, mettendo a rischio
anche l’esistenza dei propri familiari.
Tutto il volume è postillato,
quasi a ogni pagina, da citazioni illuminanti tratte da discorsi o testi di
poeti, narratori, scienziati, musicisti, cantautori, artisti di ogni epoca e
provenienza, con ampia partecipazione femminile, a indicare la vastità delle
letture e della preparazione culturale dell’autrice. Ma è nel richiamo forte
alla creatività, alla gioia di vivere, al coraggio di fare scelte difficili
impegnandosi per il bene della collettività, che trova la propria
giustificazione la pubblicazione di questo volume: messaggio di speranza e
invito morale ad assumersi fino in fondo le proprie responsabilità nei riguardi
del prossimo: “La mia idea è attuare programmi e azioni per aiutare a modellare
la società, ridefinendo cosa significa essere uomini e donne nel nostro secolo,
dare nuova positività e contenuto alla società civile”.