La tragedia
del Ponte Morandi
e la
privatizzazione delle autostrade
di Arrigo Colombo*
Il
documento che Arrigo Colombo ha inviato
Al
Presidente Sergio Mattarella
Al
Premier Giuseppe Conte
al
Ministro dell'Interno Matteo Salvini
al
Ministro dello Sviluppo economico Luigi di Maio
Cari
amici, il documento, che il Movimento ha preparato e inviato -
sull'inopportunità che il governo privatizzi imprese che operano per il bene
della comunità intera. Il documento può anche essere fatto proprio e modificato.
Lecce. Ormai è certo che il
disastroso crollo di un tratto di 300 metri del Ponte Morandi di Genova è
avvenuto per il cedimento di strutture usurate nel tempo; usura che era nota e
a cui non si è sollecitamente provveduto. La stampa ha ricordato i responsabili,
coloro che avrebbero dovuto intervenire sollecitamente, e cioè la società
Autostrade anzitutto, gli enti locali cioè Comune e Regione, il Ministero
competente cioè delle Infrastrutture e trasporti. Ma il punto problematico che
emerge, il grosso errore che lo Stato ha commesso e continua a commettere, è
quello della privatizzazione dei servizi, cioè di strutture produttive create
per il bene comune, e che non hanno una finalità profittuale, possono anche
essere in perdita; ma hanno una finalità più alta ed umana, di servizio
all'intera comunità che si raccoglie in uno Stato. A parte che possono essere
anche altamente redditizie per il bene di tutti. Così nel 1999 furono
privatizzate le autostrade, che andarono anzitutto ai Benetton delle maglie di lana,
i quali crearono via via un impero dell'autostrada di nome Atlantia; nel 1916
un profitto netto (l'ultimo noto) era di 624 milioni di euro. Ma già prima
Motta, Alemagna e una decina di marchi dolciari erano andati alla svizzera
Nestlé; mentre un colosso come l'ENI a Goldman Sachs; un fatto ancora più grave
questa svendita all'estero d'imprese, possibilità di lavoro, profitti. Che
impoverisce la nazione. I Governi sembrano impazziti; a qualunque corrente
appartengano; si vedrò ora come si comporterà la nuova compagine dei
CinqueStelle.
*Centro
interuniversitario di ricerca sull’Utopia
Università
del Salento-Lecce