MESSINA. CI
RISIAMO
di Antonio Mazzeo
Antonio Mazzeo |
Insegnante
contesta presenza esercito a scuola e la dirigente lo sanziona… “Odissea” è
come sempre al fianco di Mazzeo, da anni nostro collaboratore, oltre che
irriducibile antimilitarista.
In concomitanza con l’avvio
delle lezioni dell’anno scolastico 2018-19, mi è stata notificata dalla
dirigente dell’Istituto Comprensivo “Cannizzaro-Galatti” di Messina (scuola in
cui insegno ininterrottamente da 35 anni), la sanzione disciplinare
dell’avvertimento scritto a conclusione del procedimento avviato a seguito
della mia lettera aperta in cui stigmatizzavo la parata musicale-militare della
Brigata Meccanizzata “Aosta” all’interno del cortile dell’istituto nella
primavera 2018, con la partecipazione obbligatoria di tutte le alunne e gli
alunni della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo
grado. L’iniziativa, mai deliberata dal collegio dei docenti, rientrava
all’interno del cosiddetto “Progetto Esercito e Studenti Uniti nel Tricolore”,
promosso dal Comando della Brigata Aosta in collaborazione con alcuni dirigenti
di scuole e istituti della città di Messina per “promuovere tra i giovani il
valore dell’identità nazionale” ed esaltare gli “atti di eroismo” dei militari
italiani nel corso della 1^ Guerra Mondiale.
“Valutato
che non è stata fornita alcuna motivazione sufficiente a giustificare il
comportamento tenuto - scrive la dirigente Giovanna Egle Candida Cacciola -
ritenuto che i fatti, pienamente provati, costituiscano violazioni della
normativa vigente; ritenuta l’intenzionalità del comportamento e considerata
l’inesistenza di precedenti sanzioni, si irroga la sanzione disciplinare
dell’avvertimento scritto. Si richiede e sollecita per il futuro una condotta
da parte della S.V. rispettosa e rispondente ai doveri professionali previsti
dal Contratto collettivo nazionale di lavoro e della normativa vigenti”.
Nella
sua sanzione disciplinare, la dirigente a cui le leggi attribuiscono
contestualmente i poteri e lo status di inquirente, pubblico ministero e
giudice, omette di specificare quali siano gli articoli delle leggi o del
contratto di lavoro che avrei “violato”; inoltre si afferma l’inesistenza di
“motivazioni sufficienti a giustificare” le mie dichiarazioni e le mie
innumerevoli denunce contro il processo di militarizzazione delle istituzioni
scolastiche e del sapere, nonostante la documentale memoria difensiva prodotta
congiuntamente dall’avvocato Nello Papandrea del Foro di Catania, dalle
avvocate Filippa Di Marzo e Paola Ottaviano, dalla consulente del lavoro Anna
Bonforte e con la collaborazione dei Cobas Scuola. A ulteriore prova di come
ormai i principi cardine del diritto e della giurisprudenza non abbiano più
cittadinanza nella Buona Scuola architettata dal governo Renzi, la dirigente ammette
candidamente nella sua sanzione disciplinare di “avere svolto un’ulteriore
indagine istruttoria” successivamente alla produzione della suddetta memoria
difensiva in data 11 giugno 2018, con la “raccolta di note a verbale e
depositate” nel periodo compreso tra l’11 giugno e il 9 settembre 2018: si
tratterebbe in tutto di 16 atti “d’indagine” mai sottoposti al sottoscritto o
ai suoi legali e della cui esistenza (ma non dei suoi contenuti) siamo venuti a
conoscenza solo con la notifica della sanzione disciplinare.
Ribadendo
ancora una volta la fondatezza e legittimità delle mie affermazioni pubbliche
contro il “progetto” della Brigata “Aosta” di esaltazione del disvalore della
guerra e di mistificazione di una delle pagine più nere della storia italiana (il
1° Conflitto mondiale), riaffermo il diritto-dovere come educatore, pacifista,
antimilitarista e obiettore di coscienza di respingere ogni forma di
militarizzazione delle istituzioni scolastiche. Per questo rifiuto nel
contenuto e nella forma la sanzione intimidatrice nei mie confronti. Se nel
corso di quest’anno scolastico, si riterrà di dover ospitare nel mio istituto
altre becere attività di propaganda delle forze armate, non farò mancare il mio
totale dissenso pubblico, nelle stesse modalità - civili e democratiche - da me manifestate alla vigilia della parata
dell’Aosta del 17 aprile 2018.