di Arrigo Colombo*
Davvero strano questo
ministro dalla voce forte e altezzosa, davvero bizzarre le idee che va
spargendo e gridando per il paese. Probabilmente non ha capito il grande valore
che ha la cessazione del servizio militare, di questo anno che tutti i giovani
passavano ad esercitarsi nelle armi, ad imparare la guerra. Cioè il più
obbrobrioso crimine umano: uccidere l'altro uomo, il fratello; dedicare un anno
all'arte di uccidere, fare del delitto un'arte, un'abilità, ucciderne il più
possibile, decine, centinaia; fino a giungere con l'arma nucleare ad uccidere
popoli interi. L'arte della guerra, imparare l'arte di uccidere. Un anno
atroce, questo, che Salvini vorrebbe reintrodurre. Dopo che lo Statuto dell'ONU
ha proscritto la guerra, ha proclamato che lo scontro armato dev'essere evitato
sempre. E questa è la linea da percorrere, anche se gli Stati Uniti, sempre
avidi di dominio, di egemonia, essi che avevano fortemente voluto quello
Statuto, nel "dopoguerra" di guerre ne hanno scatenato cinque; essi,
avidi di dominare il mondo. Ma
l'umanità sospira la pace, cammina verso la pace. I popoli europei si sono
uniti e hanno creato la Grande Unione di oltre 500 milioni d'uomini, proprio
per eliminare da loro la guerra, quel flagello che li aveva tormentati per
secoli. Altri popoli si stanno unendo, si uniranno. Alcuni piccoli popoli hanno
già abolito anche gli armamenti. Seguiranno i grandi, certo. Salvini vede nel
servizio militare una forma educativa e cioè: la disciplina, il coraggio, e
però con le armi in mano, imparare a ben uccidere, ad ucciderne molti. Non
pensa alla scuola, a migliorarla, a darle anzitutto un compito formativo:
formare la persona, formare il cittadino, formare un profondo spirito di pace;
lungo tutti quegli anni in cui opera.
*Centro
interuniversitario di ricerca sull’Utopia
Università del Salento-Lecce
Università del Salento-Lecce