CHICO MENDES SI RIVOLTA NELLA TOMBA

Chico Mendes
Dico
subito che non ho mai comprato prodotti di cooperative equosolidali: costano
notoriamente di più e la mia magra pensione non se lo può permettere. Meloni fa
finta di non saperlo, ma ceti popolari e pensionati sono sempre più poveri. Fa
finta di non saperlo neppure la banda Picierno (c’è ancora chi considera queste
cricche come gente di sinistra) che vota spese militari criminali in Europa e
si stupisce che gli astensionisti abbiano superato il 50%), ma le pretese dei
parenti di Chico Mendes sono semplicemente disgustose, come mostra il
Comunicato di Giuste Terre che qui pubblichiamo. Per inciso: credo più alla
disinteressata consanguineità delle idee, non a quella interessata del sangue.
[A. G.]
Comunicato
Milano, 2025 - La storica cooperativa di
commercio equo e solidale “Chico Mendes” di Milano, nata il 18 dicembre 1990,
cambia nome e diventa “Giuste Terre”. Una scelta sofferta quella assunta
dall’assemblea dei soci il 30 giugno 2025 e che nasce da una richiesta degli
eredi del sindacalista, politico e ambientalista brasiliano assassinato il 22
dicembre 1988 per il suo impegno sociale e per la sua lotta per i contadini, i
seringueiros, e l’Amazzonia. “Nel corso del 2024 infatti i familiari di Chico
hanno contestato alla cooperativa l’uso del nome e della sua immagine, e hanno
chiesto il pagamento di un risarcimento per l’utilizzo pregresso e di un
importo a titolo di royalty per ogni eventuale utilizzo futuro. Il tutto
sull’assunto che non avrebbero mai prestato alcun consenso a tale uso, che
sarebbe dunque, dal loro punto, di vista illegittimo”. Nella consapevolezza di
aver sempre agito in buona fede e in piena trasparenza quella che oggi diventa
“Giuste Terre” ha nei primi anni 90 spinto e sostenuto attraverso il Consorzio
Altromercato una collaborazione con la Coop Agroexatrivista de Xapuri che Chico
Mendes stesso aveva creato in America Latina, si è dovuto prendere atto del
venir meno del consenso e, dall’altro lato, del dovere di agire con prudenza
rispetto a pretese economiche (anche se infondate). “Anche per queste ragioni,
senza nulla riconoscere circa la fondatezza delle tesi giuridiche avanzate dai
familiari di Mendes, già in occasione delle prime interlocuzioni avute con i
loro legali, la cooperativa si era detta disponibile a rinunciare all’uso del
nome, dell’immagine e dei marchi di Chico Mendes. Ma non di sottostare alle
loro pretese economiche”. Ecco dunque spiegato il perché della scelta sofferta,
per certi versi paradossale, di cambiare denominazione sociale e cessare ogni
utilizzo del nome e dell’immagine di Chico. “D’altra parte - aggiungono gli
amministratori di ‘Giuste Terre’ - siamo convinti che possiamo continuare a
diffondere e sostenere il messaggio e i valori di Chico pur senza spenderne il
nome che ci hanno ispirato nel portare giustizia e solidarietà ai contadini di
ogni latitudine”. La decisione di cambiare nome vuole anche essere un segnale
agli eredi di Chico Mendes: il 17 giugno infatti la cooperativa ha ricevuto la
notifica di un atto di citazione da parte dei familiari, che reiterano le
richieste già formulate l’anno scorso in sede stragiudiziale. “Confidiamo che
il mutamento di denominazione e tutti gli altri cambiamenti - a cui stavamo già
lavorando quando abbiamo ricevuto la citazione - ci possano aiutare a
riprendere un dialogo compositivo con le nostre controparti, al fine di evitare
gli oneri e i costi di un contenzioso che ha un tratto paradossale e che
davvero mal si concilia con la nostra storia”, concludono gli amministratori di
“Giuste Terre”. Il nuovo nome, frutto di un'attenta riflessione strategica,
vuole esprimere con più forza l’origine e l’evoluzione del lavoro e la volontà
di affrontare le sfide del futuro con coerenza e determinazione. “È un segno di
continuità con i valori in cui crediamo e che continueremo a promuovere con
immutato impegno. Abbiamo scelto di trasformare questa difficoltà in
un’opportunità”.
Contatti Ufficio stampa:
Ombretta Sparacino - giusteterre@gmail.com
![]() |
Chico Mendes |