ALTA VELOCITÀ FERROVIARIA A FIRENZE
Grazie a Idra viene a galla anche l’ultimo disonore
della TAV: l’Osservatorio ambientale è fuori servizio da sette (7) mesi!
Non
vi bastava bucare due volte Firenze senza buttar giù neppure quel piano di
emergenza che la legge prescrive dentro il progetto esecutivo, prima dei
lavori?
Non vi bastava spacciare
per buona terra da parco quelle che si sono rivelate decine e decine di migliaia
di tonnellate di rifiuti portate alla chetichella da mesi in impianti
autorizzati sconosciuti?
Non vi bastava scavare
in una città plurialluvionata nei secoli una fossa enorme accanto al minaccioso
torrente Mugnone, uno dei luoghi più critici di Firenze, classificato a pericolosità
idraulica alta, per ospitare la stazione sotterranea TAV simbolo delle
‘magnifiche sorti e progressive’?
Non vi bastava definire
‘valutazioni’ uno studio approvato per un’altra stazione, lontana e
prudentemente prevista in un’area a pericolosità idraulica opposta: bassa?
Non vi bastava avviare
allegramente i motori prima di aver concordato - fra Ferrovie, Comune e Regione
- cosa ci si farà, dentro e attorno a quella stazione?
Non vi bastava aver
messo in moto le frese con squilli di tromba e retorica a buon mercato quando
non sapete neppure come ci si arriverà, se con tapis roulant, trenini o
tramvia, a quella stazione progettata a danno dichiarato dei viaggiatori
fiorentini e stranieri?
Non vi bastava esser
riusciti a intercettare colibacilli fecali persino costruendo la galleria
artificiale che a Castello aspetta da lustri l’arrivo delle frese da Campo di
Marte?
Non vi bastava aver
continuato a portare avanti il progetto anche dopo che gli era stato negato il
necessario collaudo tecnico-amministrativo?
No. Evidentemente non vi
bastava!

Il torrente
Mugnone
Dal 1° gennaio avete
voluto aggiungere un’altra ciliegina sulla torta: anche la foglia di fico ‘Osservatorio
Ambientale Nodo AV di Firenze’, istituito dal Ministero con (quasi) tutte le
competenze istituzionali e scientifiche ritenute sufficienti e presieduto da un
illustre esponente dell’Amministrazione comunale fiorentina, è fuori servizio! L’ha
scoperto Idra scavando con gli attrezzi poveri della cittadinanza attiva: le
carte, le vostre stesse carte. E così, quando a maggio ha denunciato a questo
Osservatorio la penultima indecenza scovata insistendo e pazientando, e cioè il
silenzioso dirottamento delle terre di risulta degli scavi dal sogno ambientale
di Cavriglia alla dura realtà dei rifiuti, visto che l’Osservatorio non
rispondeva Idra a luglio gli ha riscritto Ma questa volta il messaggio è
tornato indietro: ‘casella piena’. È stato chiamato Palazzo Vecchio: “Non
sapremmo spiegare, provate a chiamare il Ministero’. Al Ministero, sì, lo
ammettono: ‘L’Osservatorio è chiuso. Dev’essererinnovato, è scaduto il 31
dicembre assieme all’accordo procedimentale del 1998 sulla TAV, si sperava di
far prima, ma ancora non ci siamo riusciti”. Facciamo notare che intanto i
lavori procedono più indisturbati che mai (compreso il recente improvviso abbattimento
di un intero filare di splendidi platani al Romito), che nessuna notizia è
stata fornita alla popolazione, che persino sul magrissimo sito
dell’Osservatorio non ce n’è traccia. ‘È vero’, anche questo ammettono
imbarazzati da Roma. E ringraziando aggiungono: ‘Provvederemo ad aggiornarlo’.

Mugnone
Così, in questi giorni, finalmente è comparsa la notizia. Solo lì, beninteso, per
chi proprio volesse andare a cercarla. Questa volta però Idra ha ripreso carta
e penna e, scrivendo anche al ministro, le ha messe in fila tutte, le poco
decorose magagne su cui, come per l’Osservatorio ambientale, forse qualcuno a
Roma si è un po’ distratto. Ci sarà qualche ‘giornalista d’inchiesta’ a Firenze
che voglia verificare, approfondire e sviluppare anche solo qualcuno di questi
temi? Il sito di Idra è una piccola miniera da cui attingere riferimenti,
virgolettati, documenti. Già in questo comunicato sono a disposizione ben undici
collegamenti elettronici utilissimi a chi intendesse assumere questo tipo di
impegno.
Associazione di volontariato Idra

Firenze a rischio idraulico
PS.
“Odissea” gira la sollecitazione degli amici fiorentini di Idra alla Redazione di
Report e a Sigfrido Ranucci. report@rai.it
idrafir@gmail.com - idraonlus@pec.it
Tel. 055.760.27.73 - 320.161.81.05
