Roberto Maroni |
Voi fate la fame, loro si prendono tutto.
Osereste chiamarla giustizia?
Pensavamo fosse uno scherzo
di cattivo gusto la notizia della nomina nel Consiglio di amministrazione
delle cliniche Zucchi del gruppo di San Donato di Roberto Maroni, già
presidente della passata giunta regionale.
Invece fra le otto nuove nomine, accanto alla moglie
del giornalista Vespa, Augusta Iannone entra Maroni, Il responsabile
della ultima controriforma sanitaria lombarda che, sulla scia di
Formigoni, dirottando le risorse alla sanità privata, sostenendo
l’aziendalizzazione di quella pubblica e abbandonando la medicina territoriale
ha posto le basi perché l’epidemia di covid19 non fosse fronteggiata con tutte
le potenzialità che la sanità pubblica avrebbe potuto mettere in campo.
Questa nomina è una offesa ai cittadini e alle
cittadine della Lombardia, ai loro lutti , alle sofferenze dei malati di Covid19 e
dei pazienti di altre patologie che non sanno quando le loro cure potranno
essere riprese ed è anche la riprova che la Sanità Lombarda è malata, è
prigioniera di una politica asservita a interessi privati fortissimi che non
hanno dismesso i loro appetiti e ora tornano alla carica ,anche in vista del
fiume di denaro che potrebbe arrivare alla Sanità con il Recovery Fund.
Maroni, da sempre il leghista più vicino all’attuale
presidente della Lombardia, è l’uomo giusto al posto giusto. Per tagliare alla
radice questi legami malsani servono due misure urgenti: commissariare la
Sanità lombarda e cancellare la legge Maroni sulla sanità.