NIGUARDA SI RACCONTA
Progetto di percorso storico-didattico “Il quartiere
racconta la storia” per i docenti e gli istituti scolastici.
La
sezione A.N.P.I. “Martiri niguardesi” e il Teatro della Cooperativa
propongono al Vostro Istituto la partecipazione e la collaborazione al
Percorso storico-didattico “Il quartiere racconta la storia”, che
vuole offrire alla vs. istituzione scolastica un “sostegno alla formazione
storica per lo sviluppo di un modello di cittadinanza attiva”, come previsto
dal Protocollo di intesa MIUR/ANPI del 2014 rinnovato con N. di Protocollo
MIUR AOO DRLO R.U. 20738 del 25-09-2017 (in allegato).
Finalità del Progetto: far conoscere fatti e
personaggi niguardesi che hanno animato la Resistenza nel nostro territorio,
far comprendere meglio il contesto storico e culturale in cui il regime
fascista ha avuto origine e termine e il ruolo dei cittadini - in
organizzazioni o come singoli- nei grandi eventi storici, favorire
riflessioni e rielaborazione personale negli studenti su alcuni aspetti
fondamentali della partecipazione civica.
Azioni:
1) alle
classi partecipanti, dopo eventuali a richiesta opportuni incontri
preparatori coi docenti referenti, verrà consegnato materiale di informazione
relativo alle diverse tappe del percorso (nelle settimane antecedenti la
visita).
2) uscita didattica, a piedi, con partenza da via Di Calboli e soste in via Graziano Imperatore via Majorana Via Hermada e immediati dintorni, comprensiva a richiesta la possibilità di assistere presso il Teatro della Cooperativa, al “mattinale” con lo spettacolo “Nome di Battaglia Lia” tratto dai racconti orali delle donne di Niguarda. L’uscita didattica avrà le seguenti tappe: Fermata e illustrazione della lapide collettiva posta all’esterno della ex casa del popolo (ex casa del fascio). In questa lapide sono raccolti tutti i nominativi dei caduti del nostro quartiere durante la guerra di liberazione. Saranno illustrate le diverse biografie dei nominativi riportate sulla lapide. Pietra di inciampo in via Hermada 4 dedicata a Giuseppe Berna. Racconto dell’importanza dell’opera delle pietre di inciampo (27 mila pietre posate in tutta Europa) con distinzione tra deportati politici e deportati razziali. Cenni alla biografia di Berna denominato il “cantore triste” appassionato di musica lirica e delle opere, arrestato per aver organizzato alla Breda Termomeccanica gli scioperi per la pace deportato e ucciso ad Auschwitz.
Lapidi
a Francesco Rigoldi e Mario Brambilla di via Hermada 8, lapidi
di Mario Mariotti e Gina Galeotti Bianchi in via Graziano
Imperatore. Illustrazione della vita dei quattro martiri della resistenza
antifascista.
Murale di via Majorana con illustrazione delle storie di quartiere
raffigurate nel murale. Il murale è dedicato a Gina Galeotti Bianchi e a
Stellina Vecchio, staffette partigiane ed è situato a poche decine di metri
da dove Lia fu uccisa il 24 aprile 1945, la prima caduta dell’insurrezione di
Milano.
Murale nell’androne di via Hermada 14 dedicato a Cesarina Rossi inquilina della
Cooperativa Edificatrice, fece parte dei GDD (Gruppi di Difesa della Donna).
Proprio nelle case dell’Edificatrice esistette un gruppo molto forte dei GDD.
Cesarina diede rifugio nel proprio appartamento per mesi alla moglie
dell’ing. Umberto Fogagnolo, uno dei 15 fucilati di Piazzale Loreto. Il
murale di via Hermada 14 illustra la storia di queste donne e degli operai
protagonisti degli scioperi figure molto rappresentative degli abitanti delle
case della cooperativa Edificatrice di Niguarda.
Spettacolo “Nome di battaglia Lia” presso il Teatro della Cooperativa con ritrovo nel suo salone dedicato alla partigiana Gina Galeotti Bianchi. Incontro con Renato Sarti e spiegazione della funzione del salone che fu utilizzato durante le giornate dell’insurrezione con l’aiuto delle suore e infermiere dell’ospedale Maggiore e del dottor Bertuglia medico condotto di Niguarda, come infermeria.
Illustrazione del
murale a Giovanni Pesce comandante dei GAP milanesi e a quello
di Gina Galeotti Bianchi. Entrambi i dipinti sono di dipendenza del
Teatro.
Si prevede una durata complessiva (giro del
quartiere più spettacolo) di ore 2:30. Sono possibili due gruppi
contemporaneamente dotati di supporto audio mobile. La consistenza dei gruppi
terrà conto delle normative Covid valide da settembre. La sezione ANPI
metterà a disposizione due propri associati per ogni gruppo per garantire,
col personale docente, il sicuro svolgimento dell’escursione.
3) La
sezione ANPI sarà disponibile alla collaborazione coi Docenti anche a posteriori,
per valutare l’efficacia del Progetto e per eventuali aggiustamenti.
Il Progetto è offerto a titolo completamente
gratuito tranne la partecipazione allo spettacolo “Nome di battaglia Lia” del
Teatro della Cooperativa. Per informazioni sul costo dello spettacolo
contattare direttamente il Teatro. Ricordiamo che presso la Sezione ANPI
Martiri niguardesi è disponibile una ricchissima documentazione digitale
relativa all’ Antifascismo e alla Resistenza (documentari, opere teatrali e
musicali ecc. di cui è possibile avere catalogo digitale).
Angelo Longhi
Presidente sezione “Martiri niguardesi”.
Per info: anpiniguarda@gmail.com
|
Pagine
- HOME
- IL LATO ESTREMO
- FUORI LUOGO
- AGORA'
- LA LAMPADA DI ALADINO
- ALTA TENSIONE
- FINESTRA ERETICA
- ARTE
- SOCIETA' DI MUTUO SOCCORSO
- I DOSSIER
- I LIBRI DI GACCIONE
- BIBLIOTECA ODISSEA
- SEGNALI DI FUMO
- I TACCUINI DI GACCIONE
- NEVSKIJ PROSPEKT
- LA GAIA SCIENZA
- LIBER
- GUTENBERG
- GROUND ZERO
- LA CARBONERIA
- CAMPI ELISI
- LA COMUNE
- OFFICINA
- QUARTIERE LATINO
- IL PANE E LE ROSE
- MARE MOSSO
- LITTERAE
- DALLA PARTE DEL TORTO
- NO
- NOTE
- FORO
- KAOS
- LUMI
- ARCA
- CIAK
- IL GIURAMENTO DI IPPOCRATE
UNA NUOVA ODISSEA...
DA JOHANN GUTENBERG A BILL GATES
Cari lettori, cari collaboratori e collaboratrici, “Odissea” cartaceo ha compiuto 10 anni. Dieci anni di libertà rivendicati con orgoglio, senza chiedere un centesimo di finanziamento, senza essere debitori a padroni e padrini, orgogliosamente poveri, ma dignitosi, apertamente schierati contro poteri di ogni sorta. Grazie a tutti voi per la fedeltà, per la stima, per l’aiuto, per l’incoraggiamento che ci avete dato: siete stati preziosi in tutti questi dieci anni di vita di “Odissea”. Insieme abbiamo condiviso idee, impegni, battaglie culturali e civili, lutti e sentimenti. Sono nate anche delle belle amicizie che certamente non saranno vanificate. Non sono molti i giornali che possono vantare una quantità di firme prestigiose come quelle apparse su queste pagine. Non sono molti i giornali che possono dire di avere avuto una indipendenza di pensiero e una radicalità di critica (senza piaggeria verso chicchessia) come “Odissea”, e ancora meno quelli che possono dire di avere affrontato argomenti insoliti e spiazzanti come quel piccolo, colto, e prezioso organo. Le idee e gli argomenti proposti da "Odissea", sono stati discussi, dibattuti, analizzati, e quando occorreva, a giusta ragione “rubati”, [era questa, del resto, la funzione che ci eravamo assunti: far circolare idee, funzionare da laboratorio produttivo di intelligenza] in molti ambiti, sia culturali che politici. Quelle idee hanno concretamente e positivamente influito nella realtà italiana, e per molto tempo ancora, lo faranno; e anche quando venivano avversate, se ne riconosceva la qualità e l’importanza. Mai su quelle pagine è stato proposto qualcosa di banale. Ma non siamo qui per tessere le lodi del giornale, siamo qui per dirvi che comincia una una avventura, una nuova Odissea...: il gruppo redazionale e i responsabili delle varie rubriche, si sono riuniti e hanno deciso una svolta rivoluzionaria e in linea con i tempi ipertecnologici che viviamo: trasformare il giornale cartaceo in uno strumento più innovativo facendo evolvere “Odissea” in un vero e proprio blog internazionale, che usando il Web, la Rete, si apra alla collaborazione più ampia possibile, senza limiti di spazio, senza obblighi di tempo e mettendosi in rapporto con le questioni e i lettori in tempo reale. Una sfida nuova, baldanzosa, ma piena di opportunità: da Johann Gutenberg a Bill Gates, come abbiamo scritto nel titolo di questa lettera. In questo modo “Odissea” potrà continuare a svolgere in modo ancora più vasto ed efficace, il suo ruolo di laboratorio, di coscienza critica di questo nostro violato e meraviglioso Paese, e a difenderne, come ha fatto in questi 10 anni, le ragioni collettive.
Sono sicuro ci seguirete fedelmente anche su questo Blog, come avete fatto per il giornale cartaceo, che interagirete con noi, che vi impegnerete in prima persona per le battaglie civili e culturali che ci attendono. A voi va tutto il mio affetto e il mio grazie e l'invito a seguirci, a collaborare, a scriverci, a segnalare storture, ingiustizie, a mandarci i vostri materiali creativi. Il mio grazie e la mia riconoscenza anche ai numerosi estimatori che da ogni parte d’Italia ci hanno testimoniato la loro vicinanza e la loro stima con lettere, messaggi, telefonate.
Angelo Gaccione
LIBER