PERCHÉ VE NE VERGOGNATE?
“Il provinciale si illude di essere
moderno (à la page), scimmiottando acriticamente ciò che crede d’essere
sempre migliore del suo. Assomiglia tanto a quello stupido che, sedotto
dalla pubblicità, si è liberato dei ‘vecchi’, belli e solidi mobili
della nonna, per correre a comprarsi quelli tanto ‘moderni’, ma di truciolato. Ecco, credo che per molti aspetti, verso la nostra antica e meravigliosa lingua
italiana ci si comporti, pressappoco, allo stesso modo”.
Angelo Gaccione
“Il nostro potere è solo di persuasione, ma ciò non ci esime da richiamare tutti a un dovere di sobrietà nell’uso della lingua, che va innanzitutto rispettata. Dobbiamo avere fiducia nella nostra lingua italiana, nella sua bellezza, nella sua chiarezza, nella sua limpidezza. Ecco perché va fermata l’imbarazzante epidemia di parole straniere, quasi tutte inglesi, che ci sommerge. Spesso dietro il ricorso a una parola inglese si nasconde il nulla. Bisogna imparare a usare sempre il corrispettivo italiano se questo esiste nel nostro vocabolario”. Lo ha detto all’Adnkronos il professore Claudio Marazzini, appena rieletto presidente dell’Accademia della Crusca per il terzo mandato, deprecando “l’inutile ricorso” ai forestierismi, ormai tutti anglismi.
“Le polemiche sulla lingua sono sempre esistite e sempre esisteranno -
spiega il linguista - perché la lingua si evolve con la società. In questo
scenario l’azione dell’Accademia della Crusca avviene con equilibrio ma non con
atteggiamento rinunciatario. Non va fatta una battaglia indifferenziata contro
le parole straniere, perché sarebbe non solo perdente ma inutile”. “Non ci
dimenticheremo di prendere posizione in maniera ferma ogni qual volta la lingua
italiana sia aggredita o privata dei suoi diritti.”, chiarisce Marazzini. “Recovery
fund” è “un termine linguistico inventato in sede europea e quindi
tecnicamente capisco che sia fatto ricorso all’uso dell’inglese. Mi auguro,
però, che quando si parla di questo argomento in Italia, per far comprendere
agli italiani di cosa si sta parlando, si impieghi un’espressione in lingua
italiana del tipo ‘piano per la ripartenza’ o ‘piano per la ricostruzione’”.