di Angelo Gaccione
La copertina della rivista |
È arrivato
nelle librerie il nuovo numero della rivista “Il Segnale” giunto al suo 40° anno
di vita e che il poeta e saggista Lelio Scanavini, ha fatto diventare una delle
voci più significative della ricerca letteraria e dei suoi percorsi. Questo
numero, il 116, (Pagg. 100 € 7,00) ricchissimo come sempre, si apre con una
stimolante lettura di Massimo Rizza del carteggio dello scrittore
antimilitarista tedesco Günther Anders (nome d’arte di Günter Stern) col pilota
americano Claude Eatherley compreso sotto il titolo L’ultima vittima di
Hiroshima. Trattandosi di uno dei militari che presero parte al massacro
atomico, questo scambio di lettere, con le vicende personali che seguirono (il
pentimento, la presa di coscienza, la maturazione critica, grazie al confronto
con lo scrittore) e le persecuzioni fisiche e psicologiche che Eatherley
dovette subire da parte delle gerarchie militari, del governo, dei familiari
stessi, getta un’ombra sinistra sul Paese che molti si ostinano ancora a
considerare la più “compiuta democrazia occidentale”.
Da segnalare “Storie del Quarto Mondo” di Scanavini; la nota
di Bocchinfuso “Igiaba Scego e il romanzo dei tre mondi”; la sezione dedicata
ai racconti (genere molto marginalizzato nel nostro Paese da parte della grande
editoria) compresa nella rubrica “Il Cammino”; le letture critiche, le
recensioni, la rassegna delle riviste e così via. Non manca per fortuna una
sezione di testi dialettali, questa volta dedicata all’ottimo poeta calabrese
Alfredo Panetta, nativo di Locri ma da anni attivo a Milano.
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