MISSILI A LUNGA GITTATA A KIEV DELLA GERMANIA
di Luigi Mazzella
Sarà di nuovo la Germania a causare la terza guerra mondiale?
A) Se ha responsabilità di governo dovrebbe evitare di dichiarare di voler fornire all’Ucraina missili a lunga gittata in grado di colpire Mosca e altre città Russe (come finora, invece hanno fatto e dichiarano di voler continuare a fare Regno Unito, Francia e Italia con l’aggiunta della Germania del teutonico Merz che ha dichiarato solennemente di volersi unire al malefico terzetto).
B) Se fa parte di una coalizione di partiti politici (di governo e di opposizione) non dovrebbe restare del tutto dormiente, dimostrando una dabbenaggine politica senza pari, gravissima in un crescendo di paura popolare.
C) Comunque, dovrebbe guardarsi dal ripetere pappagallescamente la versione dell’invasione russa per fini espansionistici, propagandata da Biden con il supporto della stampa finanziata da Wall Street.
D) Evitare, inoltre, di continuare a blaterare, dentro e fuori diconciliaboli europei, di presunte mire segrete, decisamente espansionistiche della Russia, estese fino all’Italia, alla Francia, alla Germania, alla Spagna (e chi più ne ha ne metta).
E) Ancora: astenersi, sia pure al fine di non essere redarguito da Ursula von der Leyen (e dai suoi amici sedicenti “volenterosi Europei”) dal pronunciare continue, ripetute e violente ingiurie anti-putiniane in una serrata competizione che vede, purtroppo, come protagoniste anche Alte Autorità pubbliche del dichiarato “civilissimo” Vecchio Continente.
F) Infine: guardarsi dal rendersi partecipe di uno spietato terrorismo ideologico divenuto, in Italia (su input della Sinistra cosiddetta “democratica” in origine solo statunitense ma divenuta “mondiale”, grazie ai servizi d’intelligence) anche anti-Trump, la cui colpa, sarebbe quella di volere la pace (in buona compagnia di ben due Pontefici).
Domanda: Perché tanti avvertimenti? La risposta è agevole. La presenza di stupidi guerrafondai nel nostro Paese è preoccupante non tanto per il loro numero che è minimo rispetto a quello degli Italiani che amano la pace e non vogliono far parte di un Paese verso cui potrebbero indirizzarsi per usuale diritto bellico azioni e reazioni offensive Russe, quanto per il fatto che essi sono i prediletti nei talk show serotini e pomeridiani (per signore) delle Reti televisive (e radiofoniche) sia governative, sia ex berlusconiane e sia, per così dire “gruberiane”.
Ora, prima che missili a lunga gittata riducono la nostra popolazione (già in calo per suo conto) e abbassano l’alta quotazione UNESCO del patrimonio culturale, artistico, architettonico del Bel Paese, distruggendo tutto con armi di pari forza di quelle fornite a Zelensky dell’ineffabile Crosetto, sarebbe il caso che lo Stivale che fu caro a Mussolini per i suoi battaglioni M prenda invece esempio dalla “resa” statunitense perseguita da un Governante altamente responsabile e degno di tale nome.
Conclusione: Più che costruire ponti tra Trump e le forzute e manesche “pulzelle europee” (le immagini dello schiaffo della moglie a Macron su un aereo hanno fatto il giro del mondo) la “pulzella italica” dovrebbe dedicarsi subito all’opera necessaria per non farci fare la fine cui condannò gli Italiani il suo predecessore (“amore” ideale quanto meno dei suoi anni giovanili). Le cose che lei dice, sbraitando contro Putin e i Russi, sono del tutto simili a quelle della “pulzella rossa”, Elly Schlein, rimasta fedele a Biden & Co. Orbene, se capita effettivamente che quando si appartiene alla stessa famiglia ideologica hegeliana e si respira nel clima idealistico teutonico (anche se con narici orientate in diverse direzioni) si dicano cose analoghe… la Presidente dovrebbe tener conto del motto oraziano: est modus in rebus!